Siena: vertenza dipendenti  stabilimento Beko; vicesindaco Capitani,”l’8 ottobre ci sarà un tavolo in Regione Toscana in cui tratteremo di nuovo questa delicata situazione. I riscontri che purtroppo arrivano dall’azienda, ovvero il proseguimento della cassa integrazione, uniti alle notizie sulle chiusure di alcuni stabilimenti in Europa, innalzano il livello di preoccupazione”

 “Il prossimo 8 ottobre parteciperò a un tavolo in Regione Toscana  in cui tratteremo di nuovo questa delicata situazione. I riscontri che purtroppo arrivano dall’azienda, ovvero il proseguimento della cassa integrazione, uniti alle notizie sulle chiusure di alcuni stabilimenti in Europa, innalzano il livello di preoccupazione dell’amministrazione per una struttura che, come detto, rappresenta un riferimento occupazionale non solo per le famiglie senesi, bensì anche per altre residenti in tutto il territorio provinciale”.Lo ha annunciato il vicesindaco di Siena Michele Capitani rispondendo una  interrogazione urgente dai consiglieri comunali del Pd, del gruppo misto, di ‘Castagnini sindaco’, di ‘Per Siena’ e di ‘Polis’. “L’obiettivo comune – ha spiegato Capitani – deve essere quello di far comprendere come l’eventuale chiusura dello stabilimento Beko di Siena avrebbe una portata maggiormente negativa rispetto ad altri stabilimenti in altri luoghi d’Italia, dove il tessuto industriale presente consentirebbe un rapido reinserimento o riassorbimento dei lavoratori. Per raggiungere questo risultato però, mi rivolgo a tutti, dobbiamo mostrare la nostra città come luogo accogliente, ideale per gli investimenti, libero dalla burocrazia. Se continuiamo con le divisioni e gli attacchi su temi come quelli della creazione e del mantenimento dei posti di lavoro questa città non può avere futuro, invece noi questo futuro dobbiamo contribuire a crearlo. Abbiamo chiesto, di concerto con il governo e, in particolare, con il sottosegretario Fausta Bergamotto, di conoscere il piano industriale e che l’azienda lo possa condividere quanto prima con i sindacati. Ci attendiamo un nuovo incontro, dunque, entro breve”. “Da parte dell’amministrazione comunale – ha proseguito Capitani – rimane l’impegno costante per la tutela dei lavoratori e delle famiglie senesi in difficoltà. Ribadisco, come già sottolineato lo scorso giugno, che il Comune di Siena è anche disponibile a un percorso di condivisione e di confronto con i vertici dell’azienda, valutando tutte le opzioni progettuali possibili, anche dal punto di vista edilizio-urbanistico, per rendere lo stabilimento di viale Toselli quanto più produttivo e sostenibile possibile, come ad esempio l’efficientamento per abbattere i costi energetici. Tutto questo anche attraverso il Piano strutturale che prenderà forma nei prossimi mesi”. “Va detto che il tema Beko – ha concluso Capitani – non è un tema esclusivamente della città di Siena, ma è nazionale, regionale e provinciale. I dipendenti interessati dalla vicenda non sono solo senesi, ma residenti in vari comuni della provincia. E’ quindi auspicabile un maggior coinvolgimento a tutti i livelli dei sindaci del territorio e del Presidente della Provincia, perché fino a oggi il Sindaco di Siena ha lottato da sola per portare nelle competenti sedi il grido dei lavoratori. E’ sbagliato pensare che questo sia un tema solo cittadino e che ricada sulle uniche spalle dell’amministrazione. Non a caso, in un recente colloquio dei giorni scorsi, il Sindaco ha chiesto al Governatore della Toscana, Eugenio Giani, di rinnovare impegno e attenzione su questa situazione delicata e preoccupante. Faremo tutto quello che serve, consapevoli che ci sono decisioni di carattere privato e internazionale che non possiamo governare, e questo credo che lo sappiano bene anche gli interroganti. Auspichiamo, infine, che il primo dossier che il nuovo Presidente della Provincia tratterà sia quello di Beko, per farla diventare una battaglia comune del territorio, al di là delle posizioni politiche”.