Toscana : consiglio regionale approva mozione Casucci (Lega) a sostegno del settore ‘destination wedding’

Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato all’unanimità  una mozione, presentata dal vicepresidente del Consiglio regionale, Marco Casucci (Lega), e poi emendata, che impegna la Giunta a valutare la possibilità di prevedere ulteriori contributi a fondo perduto, con provvedimenti di rapida esecuzione, a sostegno del settore ‘destination weeding’. La tendenza, nata negli Stati uniti, a celebrare matrimoni a molti chilometri di distanza dalla residenza, trova nella Toscana una delle destinazioni preferite. Per questo il vicepresidente del Consiglio regionale Marco Casucci (Lega) ha presentato una mozione, sottoscritta da tutto il gruppo consiliare, che impegna il presidente della Giunta a prevedere “la possibilità di ulteriori contributi a fondo perduto, con provvedimenti di rapida esecuzione”.Nel testo si ricorda che l’attività non si limita al solo matrimonio, ma ha risvolti turistici, perché le coppie decidono spesso di soggiornare per qualche giorno insieme ai loro ospiti. Il settore, secondo l’Istat, solo nel 2015 ha registrato oltre 7mila matrimoni di coppie straniere (principalmente provenienti da Russia, Stati Uniti, Canada ed Inghilterra) che ha generato un indotto di 380milioni di euro, con una spesa media di 54mila euro a matrimonio per circa 50 invitati ciascuno. L’emergenza sanitaria e la crisi economica che ne è scaturita, si legge nel testo, hanno “azzerato il fatturato del 2020” e probabilmente anche il 2021 risentirà dell’attuale situazione. Gli operatori e le associazioni di categoria lamentano come il settore sia stato ignorato nelle sedi istituzionali, forse perché troppo ‘giovane’. “La Toscana è al primo posto delle preferenze” ha ricordato Mario Puppa (Pd), osservando che il destination wedding coinvolge molte professionalità diverse, alcune delle quali sono state destinatarie di sostegni ed altre no, che la Giunta sta cercando di individuarle attraverso i codici Ateco. Ha quindi proposto di sostituire la parte impegnativa con la seguente: “valutare la possibilità di prevedere”.  “Pensavamo in primo luogo alle agenzie” ha replicato Marco Casucci (Lega), accogliendo l’emendamento proposto, con l’auspicio che locuzioni come ‘valutare la possibilità di prevedere’ non siano solo ‘di bandiera’, ma si traducano nel ‘fare’.