Toscana : eolico; on. Fabrizio Rossi (FDI), “motivate le lamentele e levate di scudi da parte dei sindaci di Manciano, Sorano, Pitigliano, Scansano, Magliano in Toscana. Non siamo contrari a rinnovabili, ma occorre buon senso, tutela dei territori e paesaggio.Da Regione servono criteri certi. No a scelte selvagge e a macchia di leopardo”
“Fratelli d’Italia, in generale, non è contraria all’utilizzo delle energie rinnovabili, ma riteniamo motivate le lamentele e levate di scudi da parte dei sindaci di Manciano, Sorano, Pitigliano, Scansano, Magliano in Toscana, visto il proliferare di progetti presentati al vaglio della regione Toscana, circa l’installazione di pale eoliche. Istallazioni a “macchia di leopardo” nei vari territori comunali, che alcune aziende del settore avrebbero presentato o che sono in procinto di farlo”. È quanto dichiara Fabrizio Rossi, deputato grossetano di Fratelli d’Italia, componente Commissione ambiente della Camera, dopo il grido d’allarme pervenuto da parte di alcuni sindaci della Toscana meridionale. “Il nostro partito – commenta Rossi – non è contrario al Pniec, Piano Nazionale Integrato Energia e Clima messo a punto dal Mise e inviato a fine del mese scorso alla Commissione Europea. Piano, quest’ultimo, con il quale vengono fissati gli obiettivi nazionali su efficienza energetica, fonti rinnovabili e riduzione delle emissioni di CO2, ma anche quelli relativi alla sicurezza energetica, interconnessioni, mercato unico dell’energia e competitività, sviluppo e mobilità sostenibile, ma al tempo stesso, però, prima che venga preso in esame qualsiasi eventuale progetto, risulta fondamentale e imprescindibile, da parte dell’ente preposto, nel caso specifico la Regione Toscana, ascoltare le istanze e le ragioni dei territori, a partire dai sindaci per arrivare ad associazioni e cittadini. È normale che i sindaci della Toscana meridionale, tra l’altro al di la del loro colore politico, da sempre sono attenti alla tutela del loro territorio – prosegue Rossi. – Quindi, è giusto, con ragione, che quest’ultimi abbiano alzato voce e lanciato grido d’allarme, al fine di salvaguardare le proprie comunità, facendo fronte comune contro eventuali scelte di istallare enormi pale eoliche, alte 200 metri in un paesaggio e habitat naturale come quello riguardante la zona del “Morellino” e le altre, dove vi sono produzioni agricole tutelate da Doc, Docg e Igp. “Per queste tipologie di progetti relativi alle energie rinnovabili, come prevede l’art. 12 del D.lgs. 387/2003, è la Regione, nel caso specifico quella Toscana, a provvedere alla procedura autorizzativa necessaria. Pertanto, non resta che aspettare l’esito da parte di quest’ultima, che legifera nella materia del governo del territorio da anni, dalla modifica del titolo quinto della costituzione. Dopo le piroette di Giani sull’autonomia differenziata ci possiamo aspettare di tutto dal PD”, conclude Fabrizio Rossi.