Toscana : Giani, “turismo motore dell’economia regionale. Guai a frenarlo. L’aumento nell’arco di un anno dell’8,8% è un dato di cui ci dobbiamo sentire orgogliosi”

“Il turismo è uno dei motori dell’economia toscana, che rappresenta quella fonte di attrazione che rende la regione conosciuta, desiderata e apprezzata nel mondo. Guai a frenarlo”. Il presidente Eugenio Giani commenta così i numeri di Irpet, presentati  a Palazzo Strozzi Sacrati, sulla congiuntura 2023/2024 del settore, che nei prossimi mesi vedranno superare i flussi conosciuti in epoca prepandemica. “L’aumento nell’arco di un anno dell’8,8% è un dato di cui ci dobbiamo sentire orgogliosi”, aggiunge Giani che con soddisfazione nota come “le facce diverse” che il turismo ha sul territorio “si sposano con un grande incremento nella Toscana diffusa e nelle città d’arte. Conversando con i giornalisti, il presidente si sofferma sul ruolo del pubblico nell’orientate i flussi turistici su tutta la Toscana. Giani ricorda la proposta di legge regionale sul turismo da poco presentata che introduce gli ambiti territoriali turistici, “ovvero un’idea di promozione legata non solo alle grandi città”. “Abbiamo diviso la Toscana in 28 ambiti omogenei – evidenzia – rispetto ai quali vogliamo curvare messaggi e finanziamenti”. Riguardo al dibattito sull’overtourism, il presidente lancia un messaggio chiaro di fronte ai rappresentanti delle categorie economiche intervenuti all’evento di presentazione del rapporto Irpet.: “Piuttosto che parlare di numeri chiusi e meccanismi che limitano i flussi, occorrono invece azioni che indirizzano verso altre zone e la logica degli ambiti – conclude – va in questa direzione”. Soddisfatto dei dati emersi dall’indagine l’assessore a economia e turismo Leonardo Marras. “Numeri che denotano che il fenomeno è in fortissima crescita, la Toscana continua ad essere una delle destinazioni più interessanti e più desiderate nel mondo, e tra le regioni italiane è la seconda ad essere cresciuta di più negli ultimi 10 anni”, osserva Marras, rilevando che “non c’è ancora la pienezza degli arrivi dall’Asia, per cui c’è da aspettarsi che i flussi crescano ancora e anche in maniera consistente”. In particolare Marras invita a guardare il dato sulle destinazioni meno note che “si comportano con ottime performance”. “Questo significa che la Toscana inizia a essere conosciuta tutta”, aggiunge, rivolgendo poi l’attenzione anche sulle ombre che emergono dal rapporto, ovvero il calo del turismo italiano e toscano. “La causa è l’aumento da un lato dei prezzi, che fa emergere il grosso problema dei salari nel nostro paese, dall’altro alcuni prodotti turistici più maturi, come il balneare, su cui c’è una grande concorrenza di altre destinazioni”. Per il futuro, conclude Marras, “dobbiamo continuare a lavorare per mantenere sempre più la vocazione internazionale della Toscana, allargando i flussi e rendendo il nostro turismo sempre più vero, sempre più sostenibile, sempre più capace di offrire qualità”.

Turismo : da inizio anno già +3,1 sul 2019

Il turismo in Toscana, nonostante alcuni fattori di freno, continua a correre e il 2024 sarà l’anno del definitivo sorpasso rispetto ai livelli pre-Covid. Il 2023 ha segnato, in linea con il Paese, il completo recupero dei livelli di presenze turistiche precedenti la pandemia (e un +8,8% sul 2022), registrando anche buone notizie per il mercato del lavoro con un’espansione degli occupati e meno precarietà.Ma sono i primi 5 mesi del 2024 a lasciar prefigurare il definitivo superamento dei dati prepandemici grazie a un solido +3,1% di variazione tendenziale sul 2019.A fare da traino sono i flussi internazionali sia nel 2023 (+17,6% sul 2022, +3,5% sul 2019) sia nei primi mesi del 2024, che già registrano un +12,6% rispetto all’anno scorso. Da inizio anno protagonista principale della ripresa è la componente extra-europea non nord-americana (+25,4%), ma buoni segnali arrivano sia dalla stessa componente nord-americana (+7,4%) sia da quella del “vecchio continente” (+10,4%). Mentre rispetto al 2019, sono proprio queste ultime a caratterizzare la crescita, rispettivamente con un +20,2% e +31,5%.Le difficoltà nell’anno in corso riguardano i flussi interni e quelli esteri più lontani dal punto di vista geo-politico e culturale. Nel primo caso l’aumento del costo della vita e dell’inflazione provocano una debolezza strutturale della domanda domestica (sul 2019, -14,5% gli italiani non toscani e -11,3% i toscani). Anche rispetto al 2023, il calo è importante: -8,9% di italiani dalle altre regioni e -12,8% dei toscani. Nel secondo caso i flussi dall’Asia fanno fatica a recuperare i livelli prepandemici, registrando un -20,3%. Riguardo alle mete, nei primi 5 mesi del 2024, le città d’arte riscontrano la variazione tendenziale sul 2023 più vivace (+5,2%), pur restando le destinazioni più lontane (Firenze su tutte) dal recupero dei livelli del 2019 (-7,8%). Rispetto allo scorso anno, crescono le aree balneari (+3,1%) e le aree montane (+1,9%), mentre preoccupa la tendenza negativa di quelle collinari (-2,2%), molto influenzata dalla debolezza della domanda interna.