Toscana :in commissione sanità emerge esigenza di ripensare il modello delle Rsa. Possibile una proposta di risoluzione da portare in consiglio regionale. Assessora regione Spinelli , ‘sarebbero avanzati una parte dei 206 milioni riservati alle Rsa e quindi disponibili”

“Il mondo delle Residenze sanitarie assistenziali (RSA) sta cambiando velocemente. Ripensare il modello, sistema di gestione e presa in carico, se non è un’emergenza è sicuramente obiettivo da scrivere tra le priorità dell’agenda politica e istituzionale della Toscana. E’ quanto emerso nella commissione Sanità del Consiglio regionale, guidata da Enrico Sostegni (Pd) che oggi ha sentito sindaci, rappresentanti di residenze e l’assessore regionale Serena Spinelli. L’emergenza, immediata, di mancanza di personale, fondi insufficienti e gestione della pandemia, potrebbe trovare un certo sollievo. Dei 206milioni riservati a RSA e centri diurni per il 2022 ne sarebbero avanzati una parte. A dirlo è stata proprio Spinelli cristallizzando dati aggiornati a settembre scorso: “Toscana nord ovest ha usato il 63,67 per cento delle quote destinate; Toscana centro 63,33 per cento, Toscana sud est 67,82 per cento”. Insomma circa un 37 per cento del totale sarebbero disponibili e la Commissione, su iniziativa del presidente Sostegni sta pensando ad una proposta di risoluzione da portare in Consiglio a stretto giro. Nell’atto dovrebbe inoltre confluire una “visione di prospettiva delle RSA” perché se la pandemia, la crisi energetica e l’inflazione “stanno fiaccando il sistema” ha detto l’assessore, è anche vero che è quanto mai urgente una “nuova programmazione”. “Non nego le criticità, peraltro già note. L’interlocuzione con i diversi soggetti è ed è stata costante. Alcune istanze sono state recepite ma la Regione, da sola, non può risolvere o ristorare il drammatico aumento di costi energetici, forniture ed altro. Il Governo nazionale deve intervenire ma nel Decreto aiuti ter non è previsto alcun stanziamento di risorse per le RSA” ha detto ancora Spinelli.Assessora che successivamente, in merito a quanto riportato dalle agenzie di stampa a seguito dell’audizione in Commissione sanità, che parlano dell’esistenza di risorse non ancora utilizzate per il pagamento delle quote sanitarie,  ha precisato ulteriormente che “non si tratta di risorse ulteriori, ma di quanto risulta dal monitoraggio, al 30 settembre scorso, di quanto erogato da parte delle Asl sulla base dello stanziamento di bilancio 2022, pari nel complesso a 206 milioni di euro e non ancora del tutto erogati. Insieme alle Asl e alle società della salute/zone distretto, siamo impegnati affinché tutte le risorse messe a disposizione delle Asl arrivino completamente sul territorio per dare risposta alle richieste di residenzialità assistita e semiresidenzialità per le persone anziane fragili.Continueremo il monitoraggio fiduciosi nel contributo di tutti in questa direzione”.