Toscana: lavoratori  turismo ; domani giovedì 8 agosto sciopero con presidio a Firenze di fronte alla sede di Confindustria . L’agitazione unitaria dei sindacati è dovuta al mancato rinnovo del Contratto nazionale (20mila addetti interessati in Toscana) 

La lunga trattativa finalizzata al rinnovo del CCNL dell’Industria Turistica sottoscritto con Confindustria – Federturismo Aica, ha subito una nuova seria battuta d’arresto. Per questi motivi FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL e UILTuCS hanno dichiarato lo stato di agitazione e proclamato 16 ore di sciopero nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori dipendenti delle aziende associate ad Aica e Federturismo da realizzare a livello regionale/territoriale. In Toscana domani giovedì 8 agosto alle ore 10:30, fino alle 12, ci sarà un presidio davanti a Confindustria Toscana/Firenze in Via Valfonda 9 a Firenze, per le prime 8 ore di sciopero regionale unitario, determinati a chiedere risposte immediate che se non arriveranno  sarà  inasprita la mobilitazione. “ Dopo la rottura del novembre scorso e lo sciopero di dicembre 2023, il negoziato con Aica Federturismo-Confindustria, s’interrompe ancora una volta – ricorda una nota sindacale -per le posizioni irrispettose e irresponsabili delle parti datoriali, che continuano ad accanirsi contro le 200.000 lavoratrici e i lavoratori del Settore, a livello nazionale e circa 20.000 in Toscana. A sei anni dalla scadenza del Contratto Nazionale, le cui retribuzioni sono ormai lontanissime dall’attuale costo della vita, mentre la stagione estiva sta registrando flussi di turisti straordinari, anche superiori al record del 2019, per le associazioni datoriali pare non essere ancora il momento di riconoscere un miglioramento delle condizioni di migliaia di addetti/e che operano nelle imprese Alberghiere e per i Tour Operator. All’incontro del 23 luglio scorso Federturismo, ha chiesto di inserire nel rinnovo, condizioni peggiorative che riguardano: i contratti a tempo determinato, l’Apprendistato, la flessibilità dell’orario di lavoro e l’introduzione della reperibilità. Richieste inaccettabili, in un settore  dove la precarietà e la flessibilità, rappresentano uno dei problemi da risolvere e non da acuire. Per Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, in  questo rinnovo si deve dare prioritariamente una risposta economica alle lavoratrici e lavoratori e portare alcuni avanzamenti normativi su contrasto alla precarietà, appalti e internalizzazioni, contrasto alle violenze e molestie sui luoghi di lavoro, congedo per le donne vittime di violenza e genitorialità. Tutte materie già condivise e sottoscritte nei rinnovi contrattuali chiusi nelle scorse settimane con tutte le altre Associazioni datoriali del settore”.