Toscana: via libera dall’aula del consiglio regionale allo psicologo di base .Lavorerà in raccordo con i medici e i pediatri di base sul territorio. Stanziati 350 mila euro per il 2023
Il servizio sanitario regionale avrà una nuova figura a servizio della salute dei cittadini, quella dello psicologo di base. La proposta di legge che prevede la sua istituzione ha ricevuto la definitiva approvazione dal Consiglio regionale della Toscana. A presentare la proposta inizialmente sono stati numerosi consiglieri del Pd (primo firmatario Andrea Vannucci), ai quali si sono poi aggiunte le firme di molti consiglieri regionali di ogni gruppo, anche di opposizione. L’atto è stato approvato dall’Aula a larghissima maggioranza, ma non all’unanimità: ha ottenuto 37 voti favorevoli, con l’astensione di Elisa Tozzi (Gruppo misto-Toscana Domani), mentre Silvia Noferi del M5S non ha partecipato al voto. A illustrare il contenuto della legge e il lungo lavoro svolto prima del suo approdo in Aula è stato il presidente della commissione Sanità Enrico Sostegni (Pd). “La nascita della figura dello psicologo di base – ha fatti presente – ha l’obiettivo di allargare “l’offerta di servizi sanitari nell’ottica di una presa in carico globale della persona e della sua salute, compresi gli aspetti psicologici .Da tempo si è riscontrata anche in Toscana una crescente domanda di assistenza nell’ambito dei bisogni di carattere psicologico da parte della popolazione, incremento facilmente rintracciabile anche nell’aumento del consumo annuo di antidepressivi. La pandemia da Covid-19, poi, oltre ai ben noti danni fisici, sociali ed economici, ha comportato un peggioramento della condizione psicologica soprattutto in alcune fasce di età e categorie.La legge dunque istituisce il servizio di psicologia di base caratterizzato da uno stretto legame con il territorio, con i medici e con i pediatri di base, per fornire adeguato sostegno psicologico per le persone a rischio come gli anziani, i bambini, il personale sanitario, attraverso la previsione di un primo livello di servizi di cure psicologiche accessibili a tutti indistintamente. Con la figura dello psicologo di base si ottiene finalmente la presa in carico anche dal punto di vista psicologico nell’assistenza territoriale – ha proseguito il presidente della Commissione – e si afferma il principio che la salute è un complesso di benessere fisico e psichico. La necessità di effettuare questo passo certo deriva anche dagli effetti della pandemia, che ha moltiplicato i disagi psicologici soprattutto nei giovani, ma non solo”. Sostegni ha infine ricordato che la cifra stanziata per il 2023 è di 350mila euro, ma che le risorse dovranno essere aumentate dopo una fase di rodaggio della legge.Il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo ha poi ringraziato tutti per il lavoro svolto augurandosi una votazione più larga possibile del provvedimento. “Questa è una proposta di legge di iniziativa consiliare ed è l’esempio di come il Consiglio possa produrre norme, con iniziative che nascono dal basso” ha detto. Il primo firmatario della legge, Andrea Vannucci (Pd) si è detto “un po’ emozionato” e ha ringraziato “anche le opposizioni che fino dall’inizio hanno dimostrato disponibilità a lavorare insieme su questo testo”. “Confermo lo spirito collaborativo che c’è stato dall’inizio, questa legge è anche un po’ nostra”, ha quindi confermato Andrea Ulmi (Lega). “Ci abbiamo creduto – ha aggiunto -. La cifra stanziata non è elevata, ma è giusta per iniziare perché si tratta di un provvedimento delicato che va studiato in itinere. Un viatico di questa legge sarà l’assunzione, perché inizialmente gli psicologi di base lavoreranno in convenzione ma se l’atto prenderà gambe ci sarà l’ingresso nel servizio sanitario regionale”. Si è detto soddisfatto anche Stefano Scaramelli (Italia Viva). “E’ una legge che attua i principi affermati nell’ottobre 2019, quando definimmo il Piano sociale e sanitario di questa regione – ha spiegato -. E’ un provvedimento lungimirante – ha aggiunto – ed è un bene che la Toscana possa produrre elementi di innovazione nel quadro nazionale. Medici e pediatri sono quelli che entrano nelle famiglie e spesso segnalano patologie che altrimenti non emergerebbero. E’ importante però sottolineare – ha concluso – che stiamo fornendo un servizio sociale ma che l’ambito della salute mentale comprende di più, c’è l’ambito psichiatrico che è differente”. Voto favorevole è stato annunciato pure da Vittorio Fantozzi (Fratelli d’Italia) “anche perché un anno fa con una nostra mozione abbiamo portato all’attenzione dell’Aula i temi trattati dalla legge”. Fantozzi ha poi invitato alla prudenza: “Il prossimo passo sarà il regolamento e anche in questa fase saremo propositivi”. Silvia Noferi (Movimento 5 stelle) , che non ha partecipato al voto perché non è stata accolta una sua proposta di modificare un frase “poco elegante e maschilista” ,ha osservato che “la legge è sullo stesso solco delle diverse mozioni presentate dal nostro gruppo” e si è detta soddisfatta. Ha però fatto presente come i soldi messi a disposizione siano pochi. “Con 350 mila euro si copre forse il costo annuale di 14 psicologi – ha detto – ma le zone distretto sono 28, e questo rende chiaro come il servizio sarà insufficiente”. Diego Petrucci (Fratelli d’Italia) ha definito il provvedimento “una bella iniziativa sia nel metodo che nel merito, perché si tratta di un’iniziativa consiliare e ridà al Consiglio il suo ruolo di legislatore”. “Un passaggio importante e significativo con cui il Consiglio regionale ha approcciato un tema strategico, vista anche la complessità del periodo che stiamo attraversando, e mi auguro che il Governo nazionale incrementi il fondo sanitario” ha affermato Federica Fratoni (Pd) che si è detta poi in disaccordo con Silvia Noferi sulla frase che afferma che gli effetti della pandemia hanno colpito in particolare le donne. “Non si tratta certo di uno stereotipo ma di una verità – ha detto la consigliera -. Oltre l’80% di coloro che hanno perso il lavoro sono donne, sono aumentati i casi di violenza in famiglia, il carico familiare si è riversato per lo più sulle donne”. Irene Galletti (Movimento 5 stelle) ha ribadito che la legge va nella direzione delle richieste già poste dal suo gruppo, che già in sede di approvazione del Piano sociale e sanitario aveva sottolineato la scarsità di attenzione sul settore, anche prima della pandemia, e la crescita di disagio psicologico nei giovani e nei bambini. Infine Marco Stella (Forza Italia) ha annunciato voto favorevole “in quanto sottoscrittore della legge”.