Ucraina: il comune di Siena mette a disposizione circa 50 posti nelle strutture di accoglienza. Continuo contatto con Prefettura e Arcidiocesi

Il Comune di Siena ha reperito le seguenti strutture da mettere a disposizione dei rifugiati ucraini: Casa accoglienza Il Gabbiano, Casa accoglienza ex Faro, ex Casa Famiglia di Montalbuccio, l’Ostello Casa delle Balie più altre strutture private, per un totale di circa 50 posti. Nelle farmacie comunali gestite dall’Asp “Città di Siena” è già iniziata la raccolta di prodotti da destinare alla popolazione ucraina. Al contempo è stata strutturata una collaborazione con l’Ordine dei Farmacisti che all’unanimità hanno già dato la disponibilità per la raccolta di farmaci e medicinali . L’assessore alla Sanità del Comune di Siena Francesca Appolloni è in contatto con la Prefettura e con tutti gli altri enti e associazioni per accogliere nel miglior modo possibile gli ucraini che verranno a Siena. L’assessore alle Pari Opportunità del Comune di Siena Clio Biondi Santi in collaborazione con il Gruppo di Siena CISOM (Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta) ha inoltre reperito uno spazio utile all’interno dell’oratorio di Sant’Anna in Sant’Onofrio (via dei Montanini, 134) per la raccolta di materiali e beni di prima necessità da inviare in Ucraina. Tra questi: fiammiferi, accendini, candele, pile, apparecchi elettrici, torce, batterie, coperte, sacchi a pelo, medicine (tipo antibiotico, antinfiammatorio etc), garze, siringhe, lacci emostatici, acqua ossigenata, alcool, coperte e sacchi a pelo, omogeneizzati, pannolini, assorbenti, disinfettante, sapone, spazzolini, dentifricio e vestiario (intimo, giacche, pantaloni, maglioni, magliette etc). “La città di Siena si è mobilitata per la tutela umanitaria delle popolazioni ucraine che soffrono a seguito dello scoppio della guerra – ha spiegato il sindaco di Siena Luigi De Mossi – .Il Comune ha anche rapporti costanti e costruttivi con l’Arcidiocesi di Siena nella persona di Augusto Paolo Lojudice che nonostante la sua positività al Covid non ha mai smesso di occuparsi dell’aiuto nei confronti dei profughi. Ancora una volta il Comune non può che esprimere soddisfazione per la collaborazione di tutti gli enti pubblici e le associazioni che di fronte all’emergenza fanno fronte comune e dimostrano che la civiltà senese sa reagire ad ogni tipo di emergenza rimboccandosi le maniche e affrontando tutte le difficoltà”.