Val d’Orcia ART Festival: l’arte ai tempi del lockdown al centro della conferenza tenuta dallo storico dell’arte Giorgio Grasso a Radicofani

 Di Giulia Benocci

 Il critico e storico dell’arte Giorgio Grasso è stato il protagonista della conferenza tenuta oggi al teatro “C. Costantini” di Radicofani nell’ambito degli eventi promossi dall’Associazione ‘Val d’Orcia ART Festival ETS’ che proprio nella cittadina di Ghino di Tacco ha organizzato il primo Festival dell’arte della Val d’Orcia con l’esposizione di opere di ben 27 artisti, quasi tutti del territorio. A introdurre la conferenza la presidente dell’Associazione Angela Maria Sanna che ha voluto ricordare come sia stato scelto il critico Giorgio Grasso a presiedere la giuria proprio per le sue qualità e competenze.L’iniziativa del Festival rispecchia a pieno l’idea di rilancio dell’arte da parte di Grasso secondo cui da un brutto periodo si esce tramite la bellezza. “La Val d’Orcia è molto bella come tutto il territorio italiano, ha un patrimonio artistico strabiliante – ha ribadito Grasso – . Il nostro compito come critici è di portare più persone possibili e tutelare, ma anche a propagandare il nostro patrimonio”. Il critico sta portando avanti da anni una battaglia per difendere e salvaguardare il concetto di bellezza , di emozione : l’arte deve essere bella, affascinare, ma se diventa utile non è più arte. L’arte è fondamentale per l’esistenza umana, soprattutto in questo periodo . “La bellezza aiuterà i popoli ad uscire da questa pandemia e a ritrovare le emozioni perdute” , si è detto convinto il critico. Grasso insieme a Vittorio Sgarbi e ad altri sta portando avanti una ‘battaglia’ contro l’arte concettuale sottolineando che tutto ciò che non emoziona ma può essere utile o ha, secondo loro, un messaggio non certo o provocatorio, o non è arte, perché l’arte deve essere sinonimo di bellezza.“L’arte attraverso gli occhi emoziona il cuore, lo diceva anche Dante” ,ha concluso  il critico d’arte.