Valtiberina: via le piante abbattute dal vento ‘killer’ e cadute nei corsi d’acqua

Dopo le violente raffiche di Grecale dei giorni scorsi, gli operai del Consorzio 2 Alto Valdarno sono al lavoro per eliminare il materiale caduto nei corsi d’acqua .Obiettivo: ripristinare il regolare deflusso della corrente.Decine di piante di dimensioni anche importanti che, flagellate dal Grecale, si sono schiantate anche all’interno degli alvei e sulle sponde dei corsi d’acqua, creando evidenti e imprevedibili situazioni di rischio. Immediata la reazione dei tecnici consortili che, verificata la situazione, hanno pianificato interventi puntuali per rimuovere ostacoli e criticità.“Le recenti allerte meteo  hanno lasciato strascichi importanti sul reticolo in gestione. Una delle aree più colpite è la Valtiberina, dove, in seguito all’attività di monitoraggio e alle segnalazioni raccolte da amministratori e cittadini, siamo ancora  impegnati in interventi volti a rimuovere piante e rami abbattuti dalle forti raffiche di vento e a ripristinare argini e sponde danneggiati dalla caduta del materiale vegetale”, spiega l’ingegner Enrico Righeschi del Settore Difesa Idrogeologica dell’Ente e referente della Unità Idrografica Omogenea Valtiberina. “Gli interventi interessano tutta la vallata, ma le problematiche più gravi si concentrano nelle località  Motina, San Leo e Ponte alla Piera, nel comune di Anghiari, dove, anche questa settimana, proseguono le attività di  taglio delle piante compromesse, il ripristino del corretto deflusso idraulico e la ricostruzione di argini e sponde danneggiati dai ribaltamenti delle piante”, conclude Righeschi, aggiungendo: “Nei prossimi giorni, sono in programma sopralluoghi specifici di “gruppo”: i tecnici del Consorzio con i colleghi dei comuni e di Enel Distribuzione passeranno al setaccio altre aree del territorio per  valutare ulteriori di pericolo per corsi d’acqua e infrastrutture, generati o aggravati dalle ripetute raffiche di vento che hanno flagellato la vallata e il comprensorio Alto Valdarno”. “Ogni anno, la manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua viene programmata secondo le frequenze stabilite dalla Regione Toscana e tenendo conto delle segnalazioni dei cittadini e degli amministratori, oltre che dei risultati dell’attività di vigilanza svolta dai tecnici consortili.  Il Consorzio individua anche risorse ad hoc da destinare a situazioni non prevedibili, spesso legate a condizioni meteorologiche avverse – commenta la Presidente Serena Stefani –  Con queste risorse è possibile eseguire, al di là delle attività calendarizzate, interventi specifici che  consentono di mantenere in efficienza il reticolo idrografico. Di fronte a precipitazioni con caratteristiche assai differenti dal passato e ad eventi disempre  maggiore intensità, con il tempo, l’Ente ha aumentato questa cifra per dare con immediatezza risposte tempestive ed adeguate”.