Chiusi: Coronavirus ; Sindaco Bettollini , con lo screening fatto in questi giorni alla popolazione” abbiamo contribuito a rallentare la diffusione della pandemia a Chiusi; di certo abbiamo dato una prospettiva più rapida di guarigione alla nostra comunità.  Non essersi battuti per mettere in piedi questa iniziativa, sarebbe stata una imprudenza grave.  Grazie di cuore a tutti i cittadini: la vostra partecipazione ha garantito l’efficacia di questo progetto costruendo in maniera concreta una prospettiva di uscita da questo tunnel. Ma attenzione. Non è ancora finita”.

Dal  sindaco di Chiusi Juri Bettollini riceviamo e pubblichiamo

“In molti si domanderanno , ma 46 casi positivi nella nostra comunità oltre a 27 debolmente positivi con tampone da ripetere, sono troppi o sono pochi?…..cari concittadini, secondo il mio giudizio, è un numero importante. Molto. Di certo dimostra la validità dell’operazione messa in campo che ha permesso di isolare 46 casi certi positivi asintomatici che inconsapevolmente erano veicolo quotidiano di diffusione del virus nella nostra comunità. Di certo abbiamo contribuito a rallentare la diffusione della pandemia a Chiusi; di certo abbiamo dato una prospettiva più rapida di guarigione alla nostra comunità. È però un numero importante che poteva metterci in ginocchio definitivamente. Abbiamo isolato un focolaio di grandi dimensioni composto da residenti e da non residenti ma che abitualmente lavorano in città. Mi giunge anche la notizia che su alcuni dei non residenti sia in corso di accertamento anche la variante inglese. Assumere la decisone di costituire una zona rossa e attivare uno #screening di massa non è stato un scherzo; ma con i dati che avevamo, non essersi battuti per mettere in piedi questa iniziativa, sarebbe stata una imprudenza grave.  Grazie di cuore a tutti i cittadini: La vostra partecipazione ha garantito l’efficacia di questo progetto costruendo in maniera concreta una prospettiva di uscita da questo tunnel. Ma attenzione. Non è ancora finita. Adesso i numeri saliranno per effetto dei contatti familiari. Nel contempo però, non pensiamo di essere riusciti ad isolare tutti per cui, dobbiamo mantenere alta l’attenzione sui nostri comportamenti: distanziamento sociale, uso costante della mascherina, gel e soprattutto non riceviamo nessuno nelle nostre abitazioni; facciamo attenzione agli spazi comuni nei luoghi di lavoro.  Le scuole sono chiuse per le motivazioni che vi ho già spiegato e che ha sapientemente spiegato anche il Nostro preside Vannini, che ringrazio di cuore per la comprensione e per l’aiuto, ma noi genitori impegniamoci in questa settimana a limitare al minimo i momenti di incontro tra i nostri ragazzi: una settimana di sacrificio è fondamentale per recuperare la salute di tutta la nostra comunità. Da domani riprenderemo a pubblicare i dati del nostro quadro sanitario; per fortuna stanno arrivando anche le guarigioni che compensano un po’ l’aumento dei nuovi positivi. Adesso è il momento dell’unità!”