Siena: interrogazione consigliere comunale Valentini (Pd) al Sindaco De Mossi su “ gestione per 10 anni dello stadio alla società calcio Siena Noah che contempla anche i lavori di messa in sicurezza”

Il consigliere comunale del Pd di Siena Bruno Valentini ha presentato una interrogazione al sindaco Luigi De Mossi sulla gestione decennale dello stadio alla società calcio Noah per sapere “perchè si è voluta finora negare l’evidenza che l’impegno della messa in sicurezza dello Stadio era insopportabile per qualsiasi proprietà, a meno che non avesse la garanzia di una ristrutturazione a fini commerciali, ipotesi che però è totalmente ferma nonostante i proclami di qualche mese fa; perchè si è concessa una proroga che ha solo rallentato il chiarimento sulla inerzia della proprietà relativamente ai lavori di messa in sicurezza, di conseguenza scaricando il problema  sulla prossima Amministrazione Comunale;  perchè si è finora rifiutato la soluzione dell’intervento diretto da parte del Comune, che di fatto è l’unica possibilità per non chiudere lo Stadio entro quest’anno, a meno che non si conceda una deroga come già fatto con il palasport Mens Sana ;  se non si è pentito di non aver affidato il Siena Calcio a soggetti più autorevoli in campo sportivo e calcistico preferendo proposte di taglio più affaristico ma ad alto rischio”. Secondo Valentini “ senza i lavori di consolidamento statico ed adeguamento sismico della gradinata scoperta e della tribuna coperta, per il raggiungimento dei livelli di sicurezza definiti nel progetto steso dagli uffici comunali, lo stadio rischia di diventare indisponibile entro breve perché privo del certificato di idoneità statica e sismica”. Ricordato che “ durante una trasmissione televisiva si è appreso che il progetto di adeguamento sismico è fermo perchè i tecnici incaricati non sono stati pagati e che “ il Comune ha concesso una proroga, che ha spostato la conclusione dei lavori a fine agosto”, Valentini ha anche rammentato che “ l’assessore allo sport ed all’edilizia sportiva Paolo Benini si mostrava sicuro che “al termine dell’intervento la struttura sarà riqualificata e funzionale come prevede l’affidamento” . Inoltre per Valentini “ appare ancora più giustificata la richiesta che ho avanzato a suo tempo di predisporre quanto serve affinchè il Comune si sostituisca ad un soggetto inadempiente per impedire l’inutilizzabilità dello Stadio Franchi, che ormai incombe;  l’intervento diretto del Comune sarebbe analogo a quanto programmato per il Palasport, che pure rimane di proprietà di terzi”.