Il libro del mese di aprile 2024: “Neve Rossa” di Barbara Petronio (Ed. HarperCollins 2022) . Un romanzo thriller che contiene messaggi utili per riflettere su quanto accade nel mondo.

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Di Francesca Andruzzi

Per salutare l’inverno che ci ha lasciati da poco nonostante l’arrivo della primavera, abbiamo scelto per voi, per il mese di aprile 2024 – mese nel quale non è infrequente assistere a copiose nevicate – ‘Neve Rossa’, di Barbara Petronio. Il fenomeno della neve rossa non è una invenzione letteraria. Si verifica quando forti venti di scirocco portano la sabbia del Sahara fino in Europa. E Barbara Petronio – sceneggiatrice di fama mondiale per aver firmato le serie Romanzo Criminale e Suburra e i film Acab e Indivisibili, per il quale vinse il premio David di Donatello – per il titolo e il contenuto del suo primo romanzo ha scelto la neve; e l’ha scelta rossa, non a caso. Il rosso è il colore del sangue, quello di un bambino di nome Giovanni, figlio di una giovane coppia di sposi, Dario e Giordana, che muore, a soli tre anni, investito da una automobile proprio mentre impazza una tormenta di neve scarlatta. Il genere è thriller e la Petronio riesce – non avevamo dubbi, attesa la sua bravura – a tenere incollato il lettore fino alla fine; fino a un finale che definire travolgente e sorprendente appare riduttivo. Cercare un messaggio in questa storia, da evidenziare nella nostra rubrica, non è stato facile. Non perché il libro non sia ricco di messaggi, ma perché il rischio era quello di svelare in anticipo ciò che neanche gli appassionati del genere riusciranno a capire prime delle ultime pagine. Allora, limitiamoci alla neve, ai suoi significati che la Petronio utilizza sapientemente per descrivere le relazioni umane che sono al centro della narrazione. Relazioni nelle quali l’osservazione diventa il nodo centrale, il bandolo della matassa da sciogliere in quel complicato coacervo di sentimenti, istinti, suggestioni, valutazioni che riposano sotto il gelo della coltre nevosa, apparentemente immobili, ma vivi. Occorre un quid, un qualcosa che riesca a spostare – e al momento giusto – tutto il gelo che nasconde ciò che in noi comunque è presente, ma che, spesso, non vogliamo vedere.  Guardiamo, ma non vediamo. Nelle nostre relazioni interpersonali siamo spesso abbagliati da quella neve; dalla rifrazione di quel bianco che nasconde. Lì, in quella cecità, il bianco si tinge di rosso, il colore del sangue di chi dovevamo sorvegliare, proteggere. E anche quando vediamo, non crediamo. Ci sfugge una dimensione terrena, figurarsi quella ultraterrena. Entrambe rischiano di spaventarci, perché ci chiedono di fare i conti con realtà che rifiutiamo, per cultura, per convenzione. Per paura. Inseguiamo i nostri fantasmi, per paura; quelli del passato, magari di un genitore dalla personalità ingombrante che ancora incide sul nostro fare, sul nostro pensare e non vediamo o non vogliamo vedere realtà del presente che rischierebbero di farci valutare dagli altri come pazzi. Sempre per paura. La paura ci assale, ci copre, ci acceca, come la neve. Ma non impedisce a ciò che resta al di sotto di crescere, di svilupparsi. Quando il sole si affaccia nella nostra vita, sotto forma di un altro essere umano destinato alla nostra salvezza, la paura si scioglie come la neve esposta ai raggi della Stella madre. Può restarne un po’, ai margini della strada della nostra vita, di quella paura. Proprio come la neve. E tinta di rosso, il colore generato dal difetto relazionale, lo scirocco che sembra un ossimoro quando incontra i venti del Nord.  Resta lì, ai margini, per ricordarci che anche dal sangue di una piccola creatura innocente, che ha pagato la mancanza di attenzione degli adulti, può nascere nuova vita, anche se a caro prezzo. Perché la vita non si arrende; mai. Ma lascia sulla nostra strada, ai bordi, un po’ di quella neve rossa a ricordarci i nostri errori, a ricordarci il sangue innocente.Perché non accada mai più di distrarsi. Un motivo in più per non perdere Neve Rossa, il primo romanzo della sceneggiatrice Barbara Petronio. Per cercare in questo romanzo thriller i messaggi utili per riflettere su quanto accade nel mondo.