A Pitigliano  il 18 e il 19 marzo si rinnova il rito del fuoco con la Torciata di San Giuseppe

Due giorni di festa a Pitigliano, sabato 18 e domenica 19 marzo, per la Torciata di San Giuseppe, una delle più antiche e spettacolari tradizioni legate ai riti del fuoco. Il sabato, la mini torciata dei bambini, anticiperà l’evento della domenica sera. Entrambe le giornate saranno arricchite dalla visita guidata delle vie Cave e dal “Viaggio nella civiltà contadina di 100 anni fa”: a partire dalle 16 e 30, prendendo spunto dalle foto storiche di Adolfo Denci, saranno ricreate nella piazza scene di vita quotidiana e di lavoro del secolo scorso, dal falegname, al contadino che lavora la ginestra, dalle donne che filano la lana, alla massaia che sceglie i fagioli, nel tradizionale capisteo in legno. Passeggeranno per il paese anche i personaggi della classe borghese con vestiti eleganti, le signore con il cappellino e i guanti. La Torciata di San Giuseppe affonda le sue radici in epoca precristiana quando i riti del fuoco avevano un significato propiziatorio di purificazione ed erano un augurio di fertilità e prosperità. Dal Medioevo la festa assunse anche un’accezione religiosa andando a coincidere con la festa del santo. Momento cruciale della celebrazione è il grande falò serale del 19 marzo, in piazza Garibaldi, durante il quale viene bruciato l’invernacciu un fantoccio gigante, alto 8 metri, che domina la piazza, realizzato nei giorni precedenti intrecciando delle canne e creando la testa con un rotolo di fieno. L’invernacciu che brucia rappresenta l’inverno che se ne va per lasciare spazio alla primavera. Dalla Via Cava del Gradone fino alla piazza comunale, alle ore 21, partirà il corteo composto da una quarantina di torciatori incappucciati, che indossano il saio tradizionale e trasportano sulle spalle il fascio di canne che viene poi utilizzato, intorno alle ore 22, per incendiare l’invernacciu. Mentre il pupazzo brucia, illuminando e riscaldando la piazza, gli uomini incappucciati ballano in cerchio attorno al fuoco, in una tradizionale danza propiziatoria. Una novità di quest’anno sono delle piccole bottiglie con il logo della “Torciata di San Giuseppe”, che saranno distribuite per raccogliere la cenere dell’invernacciu. Un piccolo ricordo e un porta fortuna, da portare a casa, al termine della festa.“La Torciata è uno degli eventi più suggestivi e attesi di tutto l’anno. – spiega Claudia Elmi, assessore al Turismo del Comune di Pitigliano –Quella notte il paese assume un fascino tutto particolare. Partecipare alla festa è un’esperienza emozionante non solo per le persone che vivono a Pitigliano, ma anche per i turisti.”