A Poppi prende il via il 49° Premio Casentino.I Premi d’onore a Sigfrido Ranucci, Riccardo Nencini, Alessandro Cini e Cristiana Vettori.
Oggi sabato 22 e domenica 23 giugno la Badia di San Fedele a Poppi ospita la 49°edizione del Premio Casentino, storico concorso che ogni anno rinnova la passione per la letteratura nel magico scenario del borgo casentinese. Due le giornate che vedranno sfilare nell’antica abbazia poppese scrittori, poeti, letterati, intellettuali e giornalisti da tutta Italia.La cerimonia di consegna dei premi per i testi inediti si terrà sabato 22 giugno dalle ore 16,00, i riconoscimenti per i testi editi e i premi d’onore saranno consegnati domenica 23 giugno dalle ore 10,00. Le opere inedite classificatesi al primo posto avranno diritto alla pubblicazione. Tutti i premiati riceveranno medaglie artistiche, diplomi in pergamena e opere grafiche realizzate dai noti maestri italiani Vitaliano Angelini, Mauro Capitani, Carlo Lanini e Alessandro Nastasio. Il premio d’onore per il giornalismo sarà assegnato quest’anno a Sigfrido Ranucci, il premio d’onore per la letteratura a Riccardo Nencini, il premio d’onore per l’imprenditoria ad Alessandro Cini, il premio d’onore per l’attività culturale a Cristiana Vettori. Il Premio Casentino fu istituito negli anni Quaranta del secolo scorso da personalità come Carlo Emilio Gadda, Nicola Lisie Carlo Coccioli.Interrotto nel periodo bellico, fu poi riproposto negli anni Settanta per volontà del presidente del Centro Michelangelo Silvio Miano. Oggi il concorso è indetto dal Centro culturale “Fonte Aretusa”presieduto da Maria Eugenia Miano, che continua nel solco della tradizione, rinnovandola e attualizzandola. Per i testi inediti, oltre alle storiche sezioni di narrativa, saggistica e poesia edita e inedita,sono presenti quelle dedicate a cinema e teatro, la sezione “Amica foresta” rivolta all’ambiente e la sezione “Emma Perodi” dedicata alla letteratura per l’infanzia e l’adolescenza. Il Premio Casentino, presieduto dal professor Giorgio Calcagnini, magnifico rettore dell’Università di Urbino, si avvale di giurie tecniche di prestigio presiedute da Marino Biondi e Silvio Ramat (sezione Letteratura), Paolo Brunetti (sezione Medicina), Mauro Capitani (sezione Arte), Ivana Ciabatti (sezione Imprenditoria e Giornalismo) e Ilario Favaretto (sezione Economia).