A San Miniato una mostra e una rievocazione per i 200 anni dalla morte di Napoleone
Di Luca Matteoni
A 200 anni esatti dalla morte di Napoleone Bonaparte, il Comune di San Miniato ha voluto rendere omaggio ad una delle più importanti figure della storia contemporanea, con due iniziative culturali che ricordano il passaggio del grande generale francese nella Città della Rocca. “Sono queste due le iniziative forse più importanti che per i 200 anni dalla morte di Napoleone vengono organizzate in Toscana – ha detto il presidente Eugenio Giani in una conferenza stampa. – Una mostra che si inaugurerà il 29 giungo, lo stesso giorno in cui nel 1796 Napoleone, arrivato in Italia, volle andare nella sua San Miniato a trovare il parente il canonico Filippo, che lo aveva aiutato per recuperare i documenti necessari a entrare nell’ Accademia militare di Brienne per poi diventare generale a 20 anni. Sicuramente senza quei documenti Napoleone non sarebbe stato quello che è stato nella storia. Contemporaneamente, accanto alla mostra ci sarà un corteo storico il 10 luglio perché San Miniato la città dei Buonaparte, che poi cambiarono nome in Bonaparte quando si trasferirono in Corsica, non può che essere la capitale delle manifestazioni che celebrano questo importante bicentenario”.
Noi & N. – Napoleone tra storia e memoria
“Noi & N. – Napoleone tra storia e memoria” è la mostra organizzata nelle sale della Fondazione Conservatorio Santa Chiara, un viaggio che ripercorre le tappe della formazione della memoria “speciale” che lega la città all’immaginario napoleonico, che verrà inaugurata il 29 giugno, anniversario dell’incontro tra il giovane Napoleone, generale in capo dell’Armata d’Italia, e il canonico Filippo suo anziano parente del ramo toscano della famiglia, avvenuto il 29 giugno 1796.Molto di questo immaginario si aggrega intorno ad alcuni oggetti e luoghi divenuti, nel corso di oltre due secoli di rielaborazione culturale, quasi iconici della sua identità. Dagli anni ’80 del secolo scorso le attività di alcuni artisti e importanti operatori culturali di San Miniato, incentrate sulla figura di Napoleone, hanno contribuito a infittire la trama delle iniziative commemorative e ad arricchire l’immaginario napoleonico delle loro opere. Tra questi ricoprono particolare rilevanza Dilvo Lotti, che dedica una parte cospicua della sua ultima produzione artistica a Napoleone, Marianella Marianelli con il racconto in plaquette incentrato sull’incontro del 29 giugno 1796 ed il romanzo storico di ispirazione napoleonica Ipotesi per un fantasma, infine i fratelli Taviani che dedicano al passaggio delle truppe francesi in Toscana diverse scene di Fiorile, uno dei loro film più intensi. L’esposizione sarà allestita all’interno del Museo del Conservatorio di Santa Chiara, un luogo scelto perché mostra un legame avuto per secoli con la famiglia Buonaparte, oltre alla presenza nel Museo di due importanti testimonianze di questo legame, insieme alla volontà di valorizzare un luogo del Sistema Museale ancora poco toccato dai flussi turistici.Il filo rosso dell’esposizione è il legame tra storia e memoria con le testimonianze della plurisecolare presenza della famiglia Buonaparte a San Miniato.
La rievocazione storica in costume
La rievocazione storica in costume, con azione drammatizzata, è dedicata all’incontro del 29 giugno del 1796, tra il giovane Napoleone, generale in capo dell’Armata d’Italia, e il suo anziano zio, il canonico Filippo. E’ programmata per sabato 10 luglio (partenza alle 18.30 da piazza Lanfranco Benvenuti e arrivo alle 21.30 in Piazza Buonaparte), con un corteo composto da 20 figuranti a cavallo in costume napoleonico e una carrozza con equipaggio su cui viaggerà il giovane generale. Nell’itinerario sono previste alcune soste in luoghi particolarmente significativi, tra cui ad esempio il Conservatorio di Santa Chiara, sede della mostra e Palazzo Formichini, già palazzo della famiglia Buonaparte di San Miniato. Al centro dell’azione drammatica ci sarà la messa in scena dell’incontro tra Napoleone e lo zio canonico Filippo.