Abbadia San Salvatore : il Partito Comunista con gli amiatini Mario Pacini e Arturo Romagnoli denuncia “ carenze sanitarie dell’Ospedale” e chiede interventi strutturali

Da Mario Pacini , Segretario Sez. Amiata Senese del PC, e da Arturo Romagnoli Coordinatore Sez. Amiata Senese del PC, riceviamo e pubblichiamo”

La Sezione Amiata Senese del Partito Comunista lamenta carenze sanitarie nella zona Amiata Senese: difatti l’ospedale di Abbadia San Salvatore necessita d’interventi strutturali per dare risposta ai bisogni sanitari della popolazione del Monte Amiata. Nello specifico sappiamo e constatiamo (anche grazie al contributo di esponenti della politica locale) che il distacco della zona sanitaria Amiata Senese dal polo della Val Di Chiana, sarebbe proficuo perché l’Amiata ha problematiche differenti tra cui  il frazionamento dei fondi, sfavorevole per il territorio Amiatino nei confronti di quello della Valdichiana Senese. La classica “guerra tra poveri” cominciata con la trasformazione delle Usl  in Ausl con specifiche particolarità aziendali, passando da una sanità nazionale a una sanità regionale con differenze sostanziali territoriali a scapito dei servizi erogati ai cittadini. Nello specifico analizziamo che Il costo dei rimborsi del trasporto sanitario del tragitto Abbadia – Siena sono gli stessi di quello Buonconvento – Siena. Numerose le richieste e problematiche riferite all’ospedale di Abbadia San Salvatore:  l’ospedale di Abbadia deve avere libertà di erogare misure riguardo al primo aborto. Il personale di chirurgia ha bisogno almeno di 7 posti o più, mentre al momento ne ha solo 5. La zona dell’Amiata Est ha necessità di un proprio reparto radiografia e anestesia 24h e non di essere vincolato alla trasferta di personale specializzato solo qualche ora a settimana a costi elevatissimi date la probabilità di casi di emergenza.   manca un vero e proprio laboratorio di analisi che permetterebbe un risparmio nei fondi di bilancio oltre che una maggiore funzionalità.  Il numero di posti letto deve salire alla soglia minima di 52 per la zona in questione di cui almeno 22 in chirurgia.Si denota la necessità di ascensori esterni alle corsie per motivi di igiene. Vene sottolineata la mancanza di una sala d’attesa vera e propria nel reparto ecografico in cui la fila al momento è ridotta nella zona sottostante le scale principali. L’emergenza Covid ha previsto una costrizione degli spazi e del personale non abbastanza incrementato che ha ridotto l’effettiva capacità del completo servizio, non ancora ripristinata.La “Casa della Salute”, ovvero l’associazione che al momento gestisce il S.E.R.T. e l’igiene mentale adulti ha delle forti lacune strutturali che costringono il personale a turnazioni troppo frastagliate nello spazio e nel tempo. Grave l’assenza di mezzi pubblici che colleghino l’Amiata a Nottola. Da testimonianza emerge anche che il costo medio di uno degli oltre 300 servizi l’anno in ambulanza nella quale ci sia almeno un medico è di circa 900 euro al mese e ciò costringe la maggior parte dei malati ad interrompere le cure fino a casi di vera gravità.Il Segretario Mario Pacini, aveva tempo addietro sollecitato all’allora Assessore regionale alla Sanità Luigi Marroni ed al Presidente della regione Enrico Rossi, il collegamento dell’Ospedale di Abbadia San Salvatore con quello di Nottola, tramite il servizio di trasporto pubblico per dare la possibilità ai familiari dei pazienti ricoverati a Nottola, di recarvisi con costi contenuti ed in orari consoni all’orario di visita, proponendo anche un abbonamento speciale in tal senso. Ad oggi, dopo le classiche promesse di approvazione della proposta fatta, nulla si è realizzato, continueremo a chiedere tale servizio e il soddisfacimento delle richieste di cui sopra. Nel Documento di economia e finanza (Def),al contrario di quanto sbandierato durante i vari lock-down, ci sarà un ulteriore taglio alla Sanità Pubblica da oggi fino al 2025, abbassando la spesa di un punto percentuale del pil, passando dal 7,2% di spesa al 6,2%, un risultato persino peggiore a quello prepandemia del 2019. Un taglio di ben 6 miliardi di Euro in 3 anni, a dimostrazione che per i nostri governanti la salute dei cittadini non ha alcuna importanza e sembra che per loro la pandemia non sia mai esistita.Urgono interventi strutturali, urge aumentare il finanziamento della sanità pubblica e non aumentare la spesa militare, il popolo chiede casa, lavoro, sanità, istruzione e non la guerra”.