Abbadia San Salvatore: lista civica “Abbadia Futura” su  interruzione del Servizio notturno della Misericordia  per difficoltà finanziarie, “sono  le istituzioni, per il ruolo che svolgono, a doversene fare carico.  La soluzione- secondo la lista civica –  non può essere demandata esclusivamente alla raccolta fondi , al tesseramento  ,  né al servizio di  volontari . Il servizio di urgenza è un diritto  che deve   essere garantito”

Dalla lita civica “Abbadia Futura” riceviamo e pubblichiamo

“Domenica 19marzo, la Misericordia di Abbadia S.Salvatore, ha organizzato la consueta iniziativa davanti al Palazzo comunale ma non proprio per celebrare una ricorrenza o raccogliere fondi a sostegno dei servizi essenziali che offre, quanto piuttosto per una raccolta firme e per informare con un volantino la cittadinanza  che  dal 1 aprile  non sarà più in grado di fornire ai cittadini dei 4 comuni  i servizi dell’ambulanza notturna .  La grave difficoltà finanziaria era stata denunciata già da  tempo dalla Misericordia di Abbadia S. Salvatore tant’è che l’ Associazione rendeva noto,  nell’iniziativa pubblica promossa alla Macchia Faggeta a fine ottobre 2022 , di non essere in grado di  garantire il servizio di emergenza per mancanza di copertura economica . Per il 2023 si prospettava già  una perdita finanziaria di circa 120.000 euro, una cifra non sostenibile per l’Associazione e che anticipava la sospensione del servizio di urgenza . Erano presenti le Istituzioni, tra le quali il Sindaco Fabrizio Tondi e la Vicesindaca Lucilla Romani. Chi deve farsi carico di reperire fondi ?il servizio di emergenza è primario e deve essere  garantito 24 ore su 24  . Non  sono forse  le istituzioni, per il ruolo che svolgono, a doversene fare carico?  La soluzione  non può essere demandata esclusivamente alla raccolta fondi , al tesseramento  ,  né al servizio di  volontari . Il servizio di urgenza è un diritto  che deve   essere garantito a tutti  anche a chi non ha soldi e si trova invece costretto a  rinunciare alle cure.  Non è questa l’idea di servizio pubblico sanitario che nega il diritto alle fasce più deboli. La Regione Toscana, le istituzioni  sanno bene che i fondi messi a disposizione non sono sufficienti, che la ripartizione  tra le varie Asl va diversificata anche sulla base delle singole realtà. Non sono stati   minimamente considerati gli svantaggi e i disagi che derivano dal vivere in un’area montana come l’Amiata.   Nonostante gli impegni  presi in quella sede tra i quali anche quello di fissare un incontro pubblico con l’assessore alla Sanità Regionale Bezzini, con la Asl ,non è avvenuto  nulla. Lascia ulteriormente un profondo senso di  amarezza  il comunicato della Vicesindaca Lucilla Romani  nella pagina facebook del comune di ieri, la quale, candidamente, invita a partecipare all’iniziativa davanti  al Comune e a  sostenere con contributi  l’Associazione della Misericordia che si trova in difficoltà finanziarie . Come dire, cittadini, pensateci voi ! Nessun riferimento al vero tema dell’ iniziativa  di quest’anno e cioè che  dal 1 aprile il servizio notturno di soccorso della Misericordia di Abbadia verrà sospeso per mancanza di finanziamenti  e il personale dipendente sarà posto , a turnazione, in cassa integrazione.  Un fatto gravissimo per l’intera comunità e che  la Vicesindaca si è guardata bene , nel suo comunicato ,dal rendere pubblico e trasparente. Forse per nascondere il disinteresse e  l’inadeguatezza   politica  che dura da anni da parte di chi amministra e che porterà inevitabilmente alla privatizzazione di questo servizio come a quello di altri . “