Arcidosso : successo di partecipazione all’evento svoltosi nella frazione di Salaiola, primo ‘borgo Naturalitico d’Italia, che punta a dare forza al progetto del Parco Nazionale dell’Amiata
Salaiola ,primo Borgo Naturalistico d’Italia, frazione di Arcidosso, ha ospitato l’iniziativa “I Rifugi Naturalistici si incontrano” promossa dal Centro Parchi Internazionale e dall’Associazione Culturale L’Aquilaia. L’incontro è stato un successo sia come partecipazione che come qualità degli interventi. Interventi accomunati , spiegano gli organizzatori, da un senso di appartenenza verso la montagna e dalla volontà di operare per migliorare le condizioni del territorio. Il Professor Franco Tassi del Centro Parchi Internazionale ha spiegato i benefici che ci sono nel vivere in luoghi protetti, dove protezione e progresso economico vanno di pari passo. Molti sono gli esempi virtuosi di come la conservazione rappresenti il miglior investimento per il futuro. Uno su tutti sono le aree faunistiche, come è stato in passato il Parco Faunistico del Monte Amiata, un’avanguardia con molte migliaia di visitatori all’anno. Un luogo che deve tornare ad avere il suo formidabile richiamo per un turismo nazionale ed internazionale. L’informatico Yoaw Aviram ha presentato il sito internet “rifugiamiata.it” nel quale è presente la rete dei Rifugi Naturalistici dell’Amiata e dove è possibile registrare un proprio terreno sottoscrivendo un protocollo. Tale lavoro è stato importante per agevolare le interazioni tra abitanti dell’Amiata semplificando l’iscrizione alla rete dei Rifugi. Il sito è frutto di incontri e di impegno tecnico, nato per rinsaldare i rapporti tra i proprietari dei Rifugi –quasi quaranta- e per dare visibilità ad un progetto di valorizzazione che interessa tanti cittadini a livello locale, nazionale ed oltre. Suggestiva è stata la proiezione delle immagini del fotografo naturalista Cesare Moroni, capaci di comunicare la bellezza unica del vulcano Sacro agli Etruschi. L’artista e guida naturalistica Mario Morellini ha dato una testimonianza originale del suo rapporto con la natura e poi si è lasciato spazio ad una tavola rotonda dove tante idee hanno preso forma. “La Montagna è una presenza, un essere vivente – è stato detto – da ascoltare perché dispensatrice di vita. Cosa succederebbe se finissero di sgorgare le sue acque o se fossero decimate le sue foreste? E’ stata individuata una vera e propria urgenza, quella di dare forza al progetto del Parco Nazionale dell’Amiata per arginare i troppi appetiti che danneggiano questo ricco territorio. Il Parco rappresenterà un cambiamento, ma non avrà le restrizioni ancora occupanti l’immaginario di tanti, porterà vantaggi reali alle popolazioni locali e soprattutto ai giovani. Una delle frasi chiave è stata “niente è impossibile” perché quando si incontrano persone determinate in un luogo fisico si possono allacciare migliaia di fili per creare una realtà propizia. Si possono fare molte cose senza aspettare il beneplacito della politica che spesso rimane in disparte fino a quando non sarà costretta ad avallare il cambiamento in corso”. All’evento ha partecipato anche l’assessore al Turismo di Arcidosso Maurizio Ranucci che ha dato disponibilità per un futuro incontro presso i locali del Parco Faunistico.