Arezzo: agriturismo ; la Toscana leader in Italia e in crescita per numero di aziende e per digitalizzazione Siena guida la classifica per imprese, seguita da Firenze e Arezzo. Il 52% degli agriturismi toscani è condotto da un uomo. Intervento del neopresidente di Turismo verde della Cia Mario Grillo

Giornata conclusiva oggi della 20esima edizione di AgrieTour, l’evento di Arezzo Fiere e Congressi dedicato al settore dell’agriturismo tornato  in presenza. Un settore, quello dell’ospitalità all’aria aperta sempre amato con numeri importanti soprattutto per la Toscana. La chiusura ha visto la presenza della Regione Toscana e di Vetrina Toscana per parlare di Marketing e comunicazione digitale a supporto delle aree rurali. Sono stati anche affrontati temi fondamentali per il settore come vino e olio. In particolare si è parlato di Oleoturismo e Enoturismo grazie alla tavola rotonda coordinata da Sergio Auricchio, direttore di Agra Editrice alla quale sono intervenuti Dario Stefàno, senatore promotore delle leggi sull’Enoturismo e sull’Oleoturismo, Donatella Cinelli Colombini, presidente Associazione Donne del Vino e Fabiola Pulieri giornalista. Ospiti di Roberto Lodovichi presidente dell’Unione Regionale Cuochi Toscani, AgrieTour è stata sede della giunta esecutiva nazionale della Federazione Italiana Cuochi (Fic) con il presidente Rocco Pozzulo e con il consigliere Alessandro Circiello. Un momento importante per legare sempre più la ristorazione ad un territorio e ai suoi prodotti di eccellenza. In Toscana al 31 dicembre dello scorso anno, dati Regione Toscana, erano attive 5.382 aziende, di queste 4.381 erano autorizzate all’alloggio. I posti letto sono 83.493 di cui 19.051 in struttura e 64.442 in appartamento, mentre il numero delle camere è di 40.883, 8.958 in struttura e 31.925 in appartamento. Esistono anche 2.013 piazzole per gli agricampeggi. La provincia con maggior numero di aziende autorizzate all’alloggio è quella di Siena con 1.112 strutture (20.495 posti letto e 10.056 camere), seguita da Grosseto, 1.099 aziende autorizzate (17.394 posti letto e 8.631 camere). Quindi Firenze, 702 aziende autorizzate, Arezzo 625 e Pisa 522. Il 52% degli agriturismi toscani è condotto da un uomo, mentre soltanto Massa Carrara inverte la situazione: 36,3% maschi e 63,7% femmine. Complessivamente Sono 52.146 le imprese agricole toscane che operano su una superficie agricola utilizzata di 640mila ettari. A dirlo è Coldiretti Toscana sulla base delle prime anticipazioni del censimento Istat in riferimento all’annata agraria 2019-2020. La riduzione del numero di aziende, per quanto riguarda la Toscana, è stata più accentuata negli ultimi vent’anni: il numero si è infatti più che dimezzato rispetto al 2000 quando era 121 mila circa con una perdita di 61 mila aziende (-59,7%). Nelle aziende agricole multifunzionali, le innovative sono il 39,1% in particolare per la silvicoltura (49,9%) e la produzione di energia rinnovabile (52,5%). Tra le attività connesse cresce soprattutto l’agriturismo praticato dal 37,8% delle aziende multifunzionali, il 16,8% è interessato alla produzione di energia rinnovabile. Due attività in netta crescita rispettivamente con +16% e +198%. Tra le aziende più digitali quelle impegnate nell’agriturismo (69,3%), agricoltura sociale (71,5%) e fattoria didattica (76,6%). I computer sono più presenti nelle aziende giovani e a pesare è anche il titolo di studio. Se si lega cultura, territorio, agricoltura, e agriturismo, secondo una ricerca Intesa Sanpaolo la Toscana è la prima regione italiana (ex aequo con il Veneto) per certificazioni di qualità Dop/Igp con ben 92 prodotti (tra cui 34 cibi e 58 vini), ed è quinta per impatto della Dop Economy con un valore della produzione di 1,15 miliardi di euro nel 2020 (di cui 1 miliardo nei vini) (fonte Rapporto Ismea – Fondazione Qualivita). Da segnalare che ad AgrieTour 2022 ha debuttato  il neo Presidente nazionale di Turismo Verde,Mario Grillo, eletto a capo dell’associazione agrituristica promossa da Cia-Agricoltori Italiani .Intervenendo a “Venti anni di AGRIeTOUR, venti anni di sviluppo dell’agriturismo”, il neopresidente ha illustrato le soluzioni proposte da Turismo Verde per lo sviluppo dell’agriturismo alla luce dei rincari di luce e gas triplicati rispetto a un anno fa e non più sostenibili per la maggior parte degli agriturismi . Di qui la richiesta al Governo di misure concrete e immediate di sostegno o ristoro, per evitare un nuovo stop del comparto, con effetti a cascata su agricoltori e famiglie.Sotto la lente di ingrandimento, poi, i problemi legati alla burocrazia e alla rigidità degli strumenti per il reperimento di manodopera stagionale. «Bisogna andare verso una maggiore flessibilità del lavoro – ha sottolineato Grillo- senza tornare ai voucher, ma salvaguardandone la logica, che era di aiuto per le aziende e per gli addetti». Altrettanto importante, dopo un’estate segnata dalle difficoltà a reclutare personale di sala e in cucina, quindi «riprendere la collaborazione con le scuole agrarie, alberghiere e del turismo, interrotte nei due anni di Covid, per utilizzare di più e meglio l’alternanza scuola-lavoro, oggi Pcto (Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento), con l’obiettivo di costruire specifiche convenzioni tra istituti e agriturismi.