Arezzo: la Provincia a confronto sulla legge per le energie rinnovabili

Di Stefano Magi

Un equilibrio tra transizione energetica e tutela del paesaggio. È stato questo il nodo centrale dell’incontro svoltosi oggi, lunedì 3 febbraio, nella Sala dei Grandi del Palazzo della Provincia di Arezzo, dove istituzioni locali e regionali hanno discusso la proposta di legge regionale 291. Promosso dal presidente della Provincia Alessandro Polcri, il confronto ha visto la partecipazione dell’assessora regionale alla Transizione ecologica Monia Monni, del direttore di UPI Toscana Ruben Cheli, dei tecnici della Regione e dei sindaci della provincia. L’obiettivo è individuare le aree idonee all’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, rispettando le peculiarità del territorio e prevenendo speculazioni, nell’ambito del piano di conversione energetica 2030. “Dobbiamo trovare un punto di equilibrio tra innovazione e salvaguardia del paesaggio”, ha dichiarato Polcri, sottolineando il ruolo della Provincia come coordinatrice tra i Comuni. “Viviamo in una terra unica, con un patrimonio paesaggistico straordinario. È fondamentale che la transizione energetica avvenga senza compromettere il nostro ambiente e il settore agricolo, che rappresentano anche un valore turistico”.L’assessore Monni ha ribadito la necessità di raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione fissati dall’Unione Europea: “La Toscana ha scelto di coinvolgere direttamente i territori nei processi decisionali. Serve responsabilità per garantire uno sviluppo sostenibile e coerente con le esigenze locali”. Da parte di UPI Toscana, il direttore Ruben Cheli ha presentato un documento congiunto con ANCI Toscana, evidenziando la necessità di una regolamentazione che valorizzi le energie rinnovabili senza impattare negativamente sul territorio: “Stiamo lavorando per garantire che l’agrivoltaico sia una risorsa e non una forma di speculazione. La Regione ha avuto il merito di coinvolgere gli amministratori locali, evitando concentrazioni eccessive di impianti”. Il confronto con i territori proseguirà nelle prossime settimane, in parallelo all’iter della legge in Consiglio regionale. L’obiettivo è definire un piano equilibrato che consenta alla Toscana di accelerare sulla transizione energetica senza compromettere il suo patrimonio naturale e culturale.