Arezzo:Cia , nelle campagne stalle aperte per mostrare il benessere degli animali e il rispetto dell’ambiente .Contro la demonizzazione delle stalle e  il pericolo di diffusione degli alimenti costruiti in laboratorio, arriva l’invito degli operatori aretini a visitare le loro aziende

Allevamenti addio? La demonizzazione delle stalle, la diffusione degli alimenti costruiti in laboratorio, la decisione della Danimarca di costruire una fabbrica per produrre latte di mucca senza mucca, hanno scatenato la risposta delle campagne aretine. “Venite a visitare le nostre aziende, scoprirete una grande attenzione al benessere animale e alla sostenibilità ambientale”, gli allevatori associati a Cia Arezzo non ci stanno ad essere trascinati sul banco degli imputati e rispondono spalancando le porte delle loro fattorie. “Quando si parla di allevamento, si accendono tanti campanelli di allarme. Si pensa ad attività poco attente all’ambiente e con un indice di inquinamento alto. Uno stereotipo che deve essere ridimensionato. Nella nostra provincia infatti prevalgono realtà non intensive, con un numero modesto di capi che vivono prevalentemente al pascolo. Dove la crescita degli animali non viene forzata ma segue il ciclo di accrescimento naturale. Si tratta di un indirizzo indubbiamente più faticoso da seguire:  significa rinunciare alla quantità per privilegiare la qualità. E’un percorso che comporta anche una crescita culturale importante. L’impegno della nostra organizzazione è supportare imprenditori responsabili e rispettosi del benessere animale e dell’ambiente”, spiega la Presidente Serena Stefani.