Asciano: oggi presentazione del libro  che ricostruisce la presenza dei cavalieri Ospitalieri di San Giovanni Battista  proprio ad Asciano, una storia mai indagata e poco conosciuta

Un libro che ricostruisce la presenza dei cavalieri Ospitalieri di San Giovanni Battista in Asciano, mai indagata e poco conosciuta. Si tratta di “Una presenza secolare. L’Ordine Ospedaliero di San Giovanni Battista di Gerusalemme, di Rodi e di Malta ad Asciano, da Fra Grazia di Guittone a Fra Federigo Spadafora” (primamedia editore), scritto da Augusto Codogno, con introduzione di Fra Giovanni Scarabelli Capp. Gr. Cr. Professo SMOM. Il volume verrà presentato ad Asciano, nella Chiesa di Sant’Agostino,oggi  sabato 13 novembre alle ore 16, all’interno di un evento organizzato dalla Pro Loco di Asciano nell’ambito del progetto “5 Talenti per Asciano città d’Arte e di Storia” ideato da Franco Sartini. Oltre all’autore, intervengono Fra Giovanni Scarabelli, Capp. Gr. Cr. Professo SMOM: Gianni Resti; Fabrizio Mezzedimi; Giorgio Romi e Franco Sartini. Modera Michele Taddei.

Il libro – Si tratta di una ricerca durata molti anni, che ha assemblato documenti provenienti dagli Archivi di Stato di Pisa, Siena, Firenze, Grosseto, Lucca e dalla Biblioteca dell’Ordine a Malta, ricostruendo una storia lunga almeno sei secoli. La presenza di alcuni cabrei (inventari) ha permesso anche di individuare con precisione l’ubicazione della precettoria ascianese e dei beni ad essa collegati (chiesa, mulino, botteghe, case, palazzi, terreni). Per la prima volta, dunque, una serie di disegni (alzate e piante) fa da cornice alla storia di questi cavalieri testimoniata in Asciano a partire dai primissimi anni del secolo XIII e conclusasi all’inizio del secolo XIX. Lo stesso volume, grazie all’enorme quantità dei dati rinvenuti, ci restituisce uno spaccato della vita di questo borgo, del suo centro storico e delle campagne circostanti, non mancando di costituire un punto fermo sul funzionamento della vita civica e commerciale di Asciano. Dopo i primi secoli di completa autonomia ed espansione, la precettoria ascianese cominciò, come tutte le altre, un lento e inesorabile declino fino a che non venne assorbita dalla Commenda di San Leonardo di Siena appartenente allo stesso Ordine ma, nonostante questo passaggio, essa riuscì a mantenere quasi intatte le sue enormi proprietà.