Bastia Umbra : bilancio positivo per la Cooperativa “Carpenterie Metalliche Umbre” nonostante il Covid-19

Si è chiuso positivamente il bilancio del secondo anno di attività della Cooperativa “Carpenterie Metalliche Umbre”, nata per volere degli ex dipendenti delle storiche Officine Franchi e grazie al supporto di Confcooperative e degli strumenti finanziari e creditizi della cooperazione: Fondosviluppo, CFI, Cooperfidi Italia, BCC Centro, BCC Spello e Bettona e Banca Etica. “Nonostante la pandemia che ha bloccato la produzione durante il primo lockdown di marzo e aprile, nel quale vi era una incertezza assoluta sui protocolli di sicurezza, spostamenti e presidi sanitari, possiamo dire che l’attività della cooperativa nel 2020 ha girato sempre a regime, avendo acquisito appalti impegnativi su prioritarie opere viarie in Sicilia, Liguria, Lombardia e Toscana”. A sostenerlo, con evidente soddisfazione, è il Presidente della Cooperativa, l’ingegnere Paolo Rossi Rossini, secondo il quale “il nome delle Cooperativa CMU, il nostro saper fare e la nostra affidabilità si stanno affermando a livello nazionale tanto da poter ben dire che saremo pronti per cogliere le opportunità del Recovery Plan, che dispiegherà una buona fetta delle risorse per il completamento, la manutenzione e l’ammodernamento delle infrastrutture viarie nazionali”. La Cooperativa, come si ricorderà, è nata per volere di 9 ex dipendenti e nel 2020 ha dato lavoro mediamente a 23 persone tra operai, progettisti ed impiegati. Il 2020 è stato un anno significativo nel processo di start up anche per il fatto che la Cooperativa ha definitivamente acquistato dalla procedura Fallimentare il patrimonio produttivo aziendale, che era stato oggetto di affitto in fase di avvio del progetto. “Per Confcooperative è una grande soddisfazione aver supportato un Workers Buyout (WBO) di successo come questo” sostiene il Segretario Regionale di Confcooperative, Lorenzo Mariani. “Un progetto – prosegue – nato tra mille difficoltà, ma che si sta affermando su scala nazionale con specificità produttive uniche nel settore della carpenteria pesante al pari delle professionalità impiegate”. Oggi, stiamo pianificando la delocalizzazione della struttura produttiva, provando ad immaginare una nuova concezione di stabilimento multifunzionale ed all’avanguardia nei parametri di eco-sostenibilità”.