Camera: bocciate le celebrazioni nazionali per i 650 anni dalla morte di Boccaccio. Presidente Giani: “inaccettabile. Ci impegneremo a creare un comitato regionale che sviluppi iniziative adeguate per le celebrazioni ”.
La Camera ha bocciato un ordine del giorno in cui si chiedeva di prevedere iniziative per celebrare i 650 anni dalla morte del Boccaccio. “Rimango stupito dalla mancanza di sensibilità nei confronti del primo grande uomo della prosa che scrisse in lingua volgare, cioè in Italiano” – commenta il presidente della Toscana, Eugenio Giani -. Come Regione avevamo sostenuto la richiesta del Comune di Certaldo affinchè si potesse istituire a livello nazionale un comitato per le celebrazioni. Così come Dante infatti scrisse in terzine la Divina Commedia in volgare, Giovanni Boccaccio con il Decamerone fu il padre del primo testo organico di prosa in lingua italiana”. “Mi sarei aspettato – prosegue il presidente – una sensibilità diversa dalle autorità nazionali competenti, in primis dall’apposita Consulta che fa capo al Ministero della Cultura, che già nei mesi scorsi aveva bocciato la proposta di istituire un comitato nazionale. Ieri a fronte di un ordine del giorno specifico, prima firmataria l’onorevole Irene Manzi, in cui si chiedeva di riparare in qualche misura a quella decisione, una nuova bocciatura è arrivata da parte della Camera”. “Un ultimo tentativo con la riproposizione dell’ordine del giorno in Senato verrà fatto nei prossimi giorni dal senatore Dario Parrini. Ma come Regione – conclude il presidente Giani – non possiamo permettere che venga ignorata la memoria dell’uomo del Decamerone, delle “Cento novelle”, di un simbolo della Toscana e di un padre della letteratura italiana. Ci impegneremo dunque a creare un comitato regionale che sviluppi iniziative adeguate per le celebrazioni dei 650 anni dalla morte del Boccaccio”. Intanto Daniele Vanni, sindaco di Vinci e delegato alla cultura e al turismo dell’Unione dei Comuni Empolese Valdelsa, si è dichiarato “veramente deluso e incredulo di fronte alla decisione del mancato riconoscimento da parte del Ministero della Cultura, della costituzione del Comitato nazionale per le celebrazioni di Giovanni Boccaccio, di cui nel 2025 ricorrono i 650 anni dalla morte.I progetti presentati avrebbero permesso di divulgare e far conoscere in maniera più approfondita la figura e all’opera di Boccaccio, permettendo a tutta la nostra area di svolgere un ruolo da protagonista nel nome della cultura e del turismo. Stiamo parlando di uno dei padri della lingua italiana, per cui non ritengo giustificabile l’atteggiamento avuto dal Ministero Per fortuna la nostra Regione ha una sensibilità ben diversa e sono da apprezzare le parole di Eugenio Giani, con cui è stato preso l’impegno – ha aggiunto -di creare un Comitato regionale che sviluppi iniziative per rendere merito a una delle figure più importanti nel panorama europeo del XIV Secolo.Spero che a livello nazionale ci sia un ripensamento e apprezzo il lavoro del senatore Dario Parrini, che sta lavorando su un odg da presentare in Parlamento su questo tema”.
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