Capolona: riscoperto il ponte romanico sul fosso di Valiano, il manufatto recuperato si trova in località San Martino Sopr’Arno.La sua struttura, fino ad oggi nascosta da un fitto intreccio di edera, non era nota . E’ stato riportato alla luce dai lavori di manutenzione realizzati dal Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno e dal Comune
Il ponte romanico sul Fosso di Valiano a Capolona ha incantato tutti. Inglesi, francesi, finlandesi, italiani, residenti e visitatori che, incuriositi dalla notizia del recupero dell’antico manufatto, riportato alla luce dai lavori di manutenzione realizzati a quattro mani dal Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno e dal Comune di Capolona, hanno partecipato alla passeggiata sul fiume, per far conoscere lo storico gioiello: un piccolo by pass in pietra a schiena d’asino, che scavalca il corso d’acqua nei pressi dell’abitato di San Martino Sopr’Arno,nel comune di Capolona, e che, liberato dalla vegetazione, oggi, fa bella mostra di sé arricchendo il patrimonio artistico-culturale di una zona che ha tanto da offrire. Decine di persone hanno percorso il sentiero, accompagnate dal sindaco Mario Francesconi, dal vice sindaco Gianluca Norcini, dall’assessore Simone Ciuffi, al Direttore Generale del Consorzio di Bonifica Francesco Lisi, ad esperti di ambiente e storia locale. Insieme, partendo dalla Pieve di San Martino, hanno raggiunto il corso d’acqua: un tratto incastonato in un habitat naturale ricco e vario, ulteriormente impreziosito dal recupero del ponte in pietra, che, secondo recenti e approfonditi studi, potrebbe risalire ad epoca medievale o tardo romana. Utilizzato fino al dopoguerra e poi caduto progressivamente in disuso, in seguito all’abbandono delle campagne, il piccolo ponte era stato via via dimenticato. Anche da quanti vivono in zona.Nessuno lo aveva mai visto come oggi: con le sue pietre ben conservate a vista e la sua tipica forma in evidenza. Per tutti quindi una sorpresa vederlo nella sua forma originaria, stagliarsi tra cielo e acqua mentre si festeggia il suo ritorno “alla luce” con un brindisi e una tradizionale colazione contadina. “Il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, eseguendo la manutenzione ordinaria programmata nel Piano delle Attività 2024 sul corso d’acqua, ha eliminato parte degli arbusti e delle piante vecchie e in precario stato di salute, riportando alla luce anche l’autentico “gioiello”, rimasto “invisibile” per decenni”, spiega il Direttore Generale del Consorzio Francesco Lisi. “L’operazione di ripulitura del tratto,che va dall’immissione del Fosso dei Canapini verso monte, per una lunghezza di circa 300 metri, è stata pianificata per eliminare possibili ostacoli capaci di limitare lo scorrimento dell’acqua e per monitorare eventuali situazioni di dissesto.Ma, come spesso accade, ha ottenuto anche uno straordinario e gradito “effetto collaterale”: ha restituito alla comunità il piccolo e delizioso by pass di età romanica, di cui si era, di fatto, persa la memoria”. “Una volta ripulito, abbiamo pensato di organizzare una passeggiata di gruppo per far conoscere e apprezzare il suggestivo corso d’acqua con il suo ponte”, comunica il sindaco Mario Francesconi aggiunge: “la nostra amministrazione è fortemente impegnata in una politica di rilancio turistico del territorio, di valorizzazione degli ambienti fluviali e delle memorie storiche che lo caratterizzano”. Per il vicesindaco Gianluca Norcini, “con questa iniziativa, intendiamo iniziare un percorso ambizioso volto a riportare il ponte sul Valiano all’interno del nostro patrimonio storico-culturale: un’attrazione turistica per riscoprire tesori che troppo spesso dimentichiamo di avere a pochi passi da casa.”