Castiglione del Lago: ordinanza sindaco Burico per l’uso razionale della risorsa idrica e limitazione dell’uso improprio di acqua potabile. Previste sanzioni da 25 a 500 euro

Il sindaco di Castiglione del Lago Matteo Burico ha firmato una ordinanza valida fino al 30 settembre prossimo , per  l’esclusivo utilizzo dell’acqua del pubblico acquedotto ai soli fini domestici e/o igienico-sanitari o comunque previsti contrattualmente. Sono escluse dal divieto le forniture erogate per scopi particolari in base a contratti specifici stipulati tra l’utente e l’Ente erogatore, ivi compreso l’uso da parte dell’Ente Pubblico per il mantenimento di parchi, giardini e servizi di igiene urbana. L’ordinanza vieta l’utilizzo di acqua proveniente da pubblico acquedotto per scopi irrigui connessi con attività produttiva;  l’utilizzo della risorsa idrica proveniente da pubblico acquedotto per l’alimentazione di impianti di climatizzazione e in genere, di qualsiasi altro tipo di impianto, se tale risorsa viene utilizzata come elemento scambiatore di calore in ciclo aperto, fatti salvi i casi in cui sia effettuato il riuso; − l’uso dell’acqua proveniente da pubblico acquedotto per il lavaggio di qualsiasi veicolo sia in ambito privato, che sulla pubblica via;  l’utilizzo della risorsa idrica proveniente da pubblico acquedotto per le operazioni di pulizia delle soglie private riversando le acque sulla pubblica via; – l’uso dell’acqua proveniente da pubblico acquedotto per l’irrigazione di giardini ed orti. ; l’uso dell’acqua proveniente da pubblico acquedotto per il riempimento delle piscine private; in tal caso gli utenti interessati potranno rifornirsi tramite autobotti (conservando le fatture e la documentazione del trasporto). Inoltre sono vietati i prelievi abusivi quali il prelievo di acqua dalle fontane pubbliche per usi diversi dall’alimentazione, e l’applicazione alle bocche delle fontane di tubi di gomma o d’altro materiale equivalente, allo scopo di convogliare acqua; il  prelievo di acqua dagli idranti antincendio installati nelle strade se non per spegnimento di incendi. I casi di cui sopra costituiscono violazione del Codice Penale e potranno essere denunciati alle Autorità competenti. L’ordinanza invita i cittadini ad utilizzare con la massima parsimonia l’acqua potabile, anche per esigenze domestiche e ad adottare ogni utile accorgimento finalizzato al risparmio dell’acqua. L’inosservanza delle disposizioni del presente provvedimento è  punita con una sanzione amministrativa pecuniaria da € 25,00 a € 500,00, fatta salva, ove il fatto assuma rilievo penale, la denuncia all’Autorità Giudiziaria.