Castiglione del Lago : presentato il libro finalista Premio Strega 2022 “e poi saremo salvi” di Alessandra Carati presso la libreria “Libri Parlanti”

Di Francesca Andruzzi

In occasione dei festeggiamenti per gli undici anni di attività, Maria Grazia Virgilio e Monica Fanicchi, titolari della Libri Parlanti, libreria di Castiglione del Lago, si sono regalate – e hanno regalato ai propri clienti – un pomeriggio davvero speciale. Alessandra Carati, autrice di “e se poi saremo salvi”, Ed. Mondadori, finalista Premio Strega 2022, ha presentato il suo libro alla presenza di un folto e attento pubblico. Alessandra Carati non è alla sua prima pubblicazione, anche se questo è il primo libro scritto e firmato da lei, perché ha sempre lavorato nell’editoria come ghost- writer, termine inglese che letteralmente significa “scrittore fantasma” e che identifica chi scrive un libro che viene firmato da altri. Accade spesso e non è un mistero. Finalmente, Alessandra Carati decide di riprendere la sua carne e le sue ossa e da “fantasma” si trasforma nella bellissima donna che è e si presenta in tutta la sua intelligenza, grazia e vasta cultura. Per oltre un’ora, ha intrattenuto i presenti parlando della scrittura, di ciò che la stessa rappresenta e ha sempre rappresentato per lei; del libro, in generale, che non esiste senza il lettore, perché “l’Opera si compie nella lettura”; delle differenze tra processo di sintesi e riassunto; del rispetto che ha osservato nel raccontare il dolore. Perché c’è un limite in ognuno di noi oltre il quale non si può andare e non si può entrare. La scrittrice ha anche sottolineato l’importanza del linguaggio e la sua intrinseca pericolosità (“Le parole avallano le relazioni, parole violente avallano relazioni violente”); ha dichiarato di aver scelto una scrittura semplice per il suo libro, poiché voleva il lettore “immerso nella storia” e ciò ha comportato un notevole lavoro: “ho dovuto digerire la storia, per questo ho impiegato molto tempo per scrivere questo libro. Ho cercato una mediazione per restituire la storia al lettore” e questo, ha detto, per spiegare che scrivere in modo semplice non significa semplificare, sintetizzare non significa riassumere. La Carati ha continuato la sua lectio magistralis sottolineando l’importanza della lettura (“che ci strappa dalla velocita del digitale”), della narrativa (“che ci mette in contatto con una esperienza e non con una opinione”) e ha chiuso, tra gli applausi e la commozione, definendo ogni libro una “intimità”.  Etichettare tutto questo come una presentazione è risultato, alla fine, davvero riduttivo. Nel giardino della Libri Parlanti, Alessandra Carati non si è solo espressa, ma ha comunicato – come piace a lei, che ha spiegato la differenza tra esprimersi e comunicare – le sensazioni che certamente troverete nella storia narrata in “e poi saremo salvi”.  Alla Carati vanno gli auguri della Redazione per il Premio al quale concorre e a noi l’augurio racchiuso in questo bel titolo che, ha detto, “è piaciuto molto alla mia mamma”. E anche a noi, come la sua narrazione.