Castiglione d’Orcia: apertura Castello Aldobrandesco; gruppo consiliare ‘Presenza Attiva’ , “percorso lungo e complesso con una spesa di oltre 5 miliardi di lire. La realizzazione del progetto lascia irrisolti molti interrogativi tecnici e politici”
Dal gruppo consiliare ‘Presenza attiva’ di Castiglione d’Orcia riceviamo e pubblichiamo
“È con grande gioia e sincero piacere che salutiamo l’apertura del castello Aldobrandesco. È stato un percorso lungo e complesso. Una spesa di oltre 5 miliardi delle vecchie Lire. la realizzazione dell’intero progetto lascia irrisolti molti interrogativi sia dal punto di vista tecnico che delle scelte politiche istituzionali fatte dalle giunte fin qui susseguitesi.La redazione del progetto complessivo del castello è stata affidata all’architetto Maurizio Governi. Questi ha seguito fin dall’inizio l’intero progetto di messa in sicurezza e di rifunzionalizzazione della Rocca. Perché il direttore dei lavori ha atteso 13 anni per indicare l’ingresso e uscita dalla Rocca? Perché ha proposto come ingresso e uscita dalla rocca solo la Via Aldobrandeschi come “unica e sola possibilità tecnica”? E Via della Buca? Il percorso storico, naturale, agevole e meno costoso perché è stato escluso? Questa soluzione sarebbe stata meno costosa ed avrebbe evitato le barriere architettoniche che sono pesantemente presenti nella soluzione adottata.Perché la direzione tecnica non ha previsto la seconda uscita di sicurezza? Sono interrogativi posti da Presenza Attiva in questi anni e di cui la maggioranza politica del comune non ha mai risposto. L’altro aspetto critico riguarda la scelta politica istituzionale della giunta Galletti. Questi ha stipulato un comodato d’uso con l’Enoteca Toscana S.R.L. di Tristano Governi per 30 anni al costo di 74.000 €.
Un pedaggio per 30 anni! Per entrare alla Rocca!
Siamo riusciti, come Presenza Attiva, a convincere il sindaco che sarebbe stato migliore espropriare o acquistare l’immobile: ha optato per “l’acquisto”. Sarebbe stato necessario che il Comune avesse acquistato direttamente dal proprietario senza quei passaggi che hanno portato il valore dell’immobile a cifre esagerate rispetto al valore dello stesso. Il Comune ha pagato 285.000€ quando, il costo massimo, secondo la stima della banca dati dell’ufficio delle Entrate non supera il costo di 900€ il mq.
L’immobile sarebbe costato molto di più del valore reale.
Non possiamo essere contenti del percorso seguito sia dal punto di vista tecnico della realizzazione sia e soprattutto dal punto di vista politico, perché a nostro avviso è stata provocata una ferita indelebile, un atto di violenza inaudito che resterà purtroppo, nel tempo. Il sindaco e la sua giunta non hanno favorito un confronto, una vera discussione su quanto è stato deciso. Si è trattato di una permanente e costante democrazia negata nei confronti della cittadinanza. A molti sarà preclusa la possibilità di visitare il Castello direttamente e non può rispondere il sindaco che “vi sono altri monumenti” che sono nelle stesse condizioni. Oggi, però al di fuori dei rilievi che facciamo è necessario procedere ad una costruzione di un vero e efficiente ufficio del turismo affinché Castiglione possa accogliere con competenza e cortesia i visitatori, i turisti, gli amanti del paesaggio e della storia che questa zona offre. Ci auguriamo che il sindaco recepisca le nostre proposte. Che tipo di turismo deve accogliere Castiglione?Le strutture ricettive attuali e i parcheggi pubblici sono sufficienti?Presenza Attiva non è un problema ma vuole far parte della soluzione dei problemi in un clima leale e finalizzato solo ed esclusivamente al bene della comunità.”