Chiusi: assessore regionale Ciuoffo visita il Punto Digitale e il Molino Astrone sequestrato alla mafia, “digitale e cultura legalità assi portanti collaborazione Comune-Regione”
Giornata intensa quella che oggi l’assessore regionale ai rapporti con gli enti locali, alla legalità e alla transizione digitale, Stefano Ciuoffo, ha trascorso a Chiusi dove, accompagnato dal sindaco Gianluca Sonnini, ha dapprima visitato il Punto digitale facile gestito dall’Auser. Poi il Molino d’Astrone, bene sottratto alla mafia e adesso affidato all’Associazione Durante e Dopo di Noi dell’Area della Valdichiana Senese.“Siamo di fronte – ha detto l’assessore Ciuoffo – a due esempi virtuosi del lavoro prezioso svolto dagli Enti locali della Toscana. Chiusi sta animando il Punto di facilitazione digitale, grazie al supporto e alla collaborazione dell’Auser cittadina. La Regione, grazie al piano nazionale di ripresa e resilienza, ha destinato 7,5 milioni di euro a favore dell’alfabetizzazione digitale, strutturando un rapporto sinergico e dinamico con le amministrazioni locali e gli enti del terzo settore. Quello di Chiusi è uno dei 106 punti digitali aperti fino ad oggi nella nostra regione. Ci siamo dati l’obiettivo di accrescere le competenze digitali per favorire l’uso autonomo, consapevole e responsabile delle nuove tecnologie, e promuovere il pieno godimento dei diritti di cittadinanza digitale attiva.”L’assessore Ciuoffo ha avuto parole di grande apprezzamento anche riguardo al progetto di utilizzo a fini sociali del complesso immobiliare rappresentato dall’ex Mulino d’Astrone. La parte recuperata finora viene utilizzata dall’Associazione Durante e Dopo di Noi dell’Area della Valdichiana Senese. Il sito si sviluppa su terreni agricoli, adiacenti al Torrente Astrone da cui prende il nome. Anticamente era un vecchio molino composto da fabbricati, con numerose rese di e terreni adiacenti. L’obiettivo include anche l’utilizzo del complesso da parte di piccoli nuclei familiari disagiati economicamente e socialmente come i genitori anziani con figlio disabile. Il secondo obiettivo è il recupero di unità abitative da mettere a disposizione di donne e bambini vittime di violenza e di categorie fragili con la creazione di spazi dedicati e finalizzati per attività di interesse sociale, culturale e religioso, acquisendo visibilità e avvicinando gli ospiti alla realtà dell’associazione. “Giudico di grande rilievo – questo il commento dell’assessore Ciuoffo – il percorso compiuto in modo corale dalle associazioni di volontariato di Chiusi, dal Comune e dal tessuto imprenditoriale cittadino, per dare una nuova vita a questo immobile sottratto alla mafia.
Il lavoro di squadra che vi è stato intorno al recupero dell’ex Mulino d’Astrone ha potuto dare gambe ad un percorso di inclusione sociale nei confronti dei soggetti più fragili della nostra società. Infine, per tale motivo, voglio cogliere l’occasione per ringraziare l’associazione che quotidianamente si impegna a promuovere, creare e coordinare attività e servizi per il durante e dopo di noi, in favore di coloro che si trovano in condizioni di disabilità psicofisica e relazionale”. “Ringrazio l’assessore regionale Ciuoffo – afferma il sindaco di Chiusi Gianluca Sonnini – che con la sua presenza ha sottolineato la vicinanza della Regione Toscana nei confronti del nostro Comune e l’attenzione dimostrata su temi importanti come quelli dell’inclusione sociale. Il nostro Centro di digitalizzazione facile gestito dall’Auser di Chiusi Scalo sta operando a pieno regime e sono molti i cittadini che hanno già usufruito del servizio utile a gestire tutte quelle pratiche che hanno bisogno di un approccio digitale. Ringrazio per questo anche l’Auser a cui è stato affidato il coordinamento dell’ufficio che si sta operando nel miglior modo possibile per garantire ai cittadini un servizio rapido ed efficiente. Per quanto riguarda il Molino Astrone – prosegue -, l’assessore Ciuoffo ha potuto toccare con mano la trasformazione che l’edificio ha avuto dal giorno della sua assegnazione al nostro Comune. Un lavoro collettivo che ha visto la sinergia di istituzioni, aziende private, associazioni e volontari che si sono adoperati per dare nuova vita a questo edificio e garantire un futuro più sereno ai ragazzi, alle ragazze ed alle loro famiglie dell’Associazione Durante e Dopo di Noi a cui è stata affidata la gestione della struttura. Un segno importante di riscatto sociale ed un bell’esempio di cooperazione fra pubblico e privato”.