Chiusi : elezioni amministrative ; Simona Cardaioli (segretaria Unione comunale Pd),” serve condivisione; durante l’assemblea dell’Unione Comunale non è stato votato alcun documento. La ricandidatura di Bettollini? La strada sono le primarie secondo le regole del partito”

da Simona Cardaioli, segretaria dell’Unione comunale del PD di Chiusi, riceviamo e pubblichiamo

“Nella giornata di martedì 9 febbraio si è svolta la prevista assemblea dell’Unione Comunale del Partito Democratico. In un momento in cui il nostro paese, Chiusi, avrebbe bisogno di collaborazione, umiltà e sobrietà, 13 membri dell’Unione Comunale del PD (a cui se ne sono aggiunti 3 durante la discussione in assemblea) hanno presentato un documento in cui hanno chiesto la ricandidatura del sindaco Juri Bettollini – attualmente non iscritto al Partito Democratico, giova sempre ricordarlo – e la riproposizione della coalizione che ad oggi governa la città. Questo fatto ha generato sconcerto fra gli altri iscritti e una lacerazione improvvisa all’interno dell’assemblea, proprio nel momento in cui da più parti si chiede unità e condivisione nel partito e nel paese. Il documento in questione è stato presentato indipendentemente dalla mia relazione iniziale nella quale, dopo aver ringraziato tutte le Istituzioni per l’enorme impegno che stanno mettendo in campo per l’emergenza sanitaria che ha colpito Chiusi, ho cercato di rappresentare tutte le sensibilità esistenti all’interno del PD, toccando diverse tematiche che potrebbero costituire lo spunto per la redazione del nuovo programma elettorale. Inoltre, durante la mia introduzione, ho riportato il resoconto delle consultazioni fatte in queste settimane con gli iscritti, con le associazioni del territorio e con i partiti locali, seguendo così le indicazioni provenienti dal Segretario Nazionale del Partito Democratico che ci invita ad allargare le coalizioni di centro sinistra. Durante l’assemblea – è bene precisarlo visti alcuni noti tentativi di disinformazione – non è stato votato alcun documento e l’Unione Comunale del partito si riunirà a breve per decidere il percorso che ci accompagnerà alle prossime elezioni amministrative. Un documento preparato al di fuori del dibattito assembleare, sottoscritto già da alcuni membri, non può rappresentare quel segnale di condivisione e unità che il momento attuale ci richiederebbe. Inoltre il documento presentato non tiene assolutamente conto delle indicazioni provenienti dalle consultazioni degli iscritti che non possono essere accantonate e dimenticate. Provo dispiacere e rammarico per quanto avvenuto durante l’assemblea dell’Unione perché poteva essere quello un momento di confronto politico costruttivo ed invece la discussione si è ridotta ad una mera conta a colpi di maggioranza riguardante solamente il nome del futuro candidato sindaco della nostra città. Purtroppo tutte le importanti tematiche da approfondire e affrontare sono rimaste sullo sfondo, sopraffatte da considerazioni divisive su un percorso che invece doveva e deve essere diverso e condiviso. E’ compito della politica cercare la giusta sintesi al fine di raccogliere le diverse sensibilità. A questo punto ritengo che una possibile soluzione democratica per definire la candidatura a futuro sindaco della nostra città possa essere rappresentata dalle primarie di coalizione, eventualmente  da celebrare nei modi e nei tempi che il PD Nazionale sta decidendo in queste ore. Le ricostruzioni strumentali e non veritiere riportate da alcuni media locali, evidentemente suggerite da alcuni partecipanti alla riunione, sono parziali e, come già accaduto in passato, hanno posto l’accento solo su parte di ciò che è realmente accaduto, non rispettando tra l’altro il ruolo e la riservatezza che gli organi interni del PD meritano”.