Siena: dimissioni assessora alla Cultura Sara Pugliese ; “non ci sono più le condizioni – ha scritto in una lettera al sindaco De Mossi -per continuare a far parte di questa amministrazione” . In particolare non ha condiviso la questione del  Santa Maria della Scala/Opera Laboratori Fiorentini/Sigerico sulla quale “ fin dall’inizio ho espresso forti perplessità” e sulla quale “ sono stata ignorata e da allora sono stata tenuta all’oscuro di tutto”

Sara Pugliese, assessora alla Cultura del Comune di Siena, ha rassegnato le proprie dimissioni dall’incarico. Pugliese, rappresentante della lista civica Siena Aperta, ha comunicato la sua decisione con una lettera al sindaco Luigi De Mossi  dove annuncia le sue dimissioni in maniera definitiva ed irrevocabile . Non ci sono più le condizioni, e a questo punto dubito che ci siano mai state, per continuare a far parte di questa amministrazione.  Da non politica, quando nel 2018 ho accettato questo incarico l’ho fatto – ha aggiunto -credendo realmente in un cambiamento, in una nuova forma di governo civica al 100% che avrebbe ascoltato i cittadini ed avrebbe lavorato solo ed esclusivamente per il benessere della nostra città, lontana da condizionamenti partitici.Ho dato fiducia a questa coalizione con la volontà di mettermi in gioco per apportare, da cittadina senese, il mio contributo, ma purtroppo con il tempo la suddetta coalizione “civica” si è andata a snaturare avvicinandosi sempre più ai partiti di centro destra e perdendo la sua vocazione originaria. Un grave vulnus è stato rappresentato dalla totale assenza di dialogo, di confronto, di lavoro di squadra. Cosa che io nel mio piccolo ho sempre creato con le persone che hanno lavorato al mio fianco, le grandi risorse del Comune di Siena, i dipendenti, con i quali ho instaurato rapporti di stima, assidua collaborazione e, in alcuni casi, di vera amicizia. Non è imponendo ordini dall’alto che si ottiene il rispetto di collaboratori e dipendenti, ma lavorando gomito a gomito, stando sullo stesso piano, facendo propri problemi e soluzioni, oneri ed onori, partecipando emotivamente. Ritengo che i rapporti umani siano imprescindibili per ottenere buoni risultati. ln quasi quattro anni mi sono state cambiate tre deleghe impedendomi di dare continuità al mio lavoro e di portare a termine una programmazione unitaria e a lungo termine”. Dopo aver ricordato gli incarichi avuti in precedenza  con la delega alle Politiche Giovanili, Pari Opportunità e Servizi Informatici  e poi con quella ai Lavori Pubblici e Protezione Civile; Sara Pugliese  ha rammentato che “a metà di Agosto 2021 però, a causa di motivazioni esclusivamente politiche, da un giorno all’altro sono stata convocata e mi è stato comunicato che non avrei più gestito la delega che stavo portando avanti. ln cambio e per giustificare questo immeritato trattamento avrei avuto la delega alla Cultura, fino a quel momento detenuta da lei Sindaco. Sarei stata tentata di rifiutare e, giuro, sono stata ad un passo dal farlo, ma mi sono voluta nuovamente mettere in gioco, ricominciare da capo per la terza volta come segno di rispetto per la mia città.Ho iniziato a crearmi di nuovo una squadra, ad entrare nel merito delle questioni, ad incontrare persone, a creare rapporti, a progettare eventi ed iniziative. Purtroppo questo non è stato sufficiente perché, come ebbi anche modo di dirle, la delega alla cultura era nelle mie mani soltanto formalmente, dato che in realtà continuava ad essere svolta di fatto da lei, Signor Sindaco. Di esempi che avvalorino quanto appena detto ne avrei a perdita d’occhio, ma non voglio dilungarmi e mi soffermerò su quelli più significativi . Questione Santa Maria della Scala/Opera Laboratori Fiorentini/Sigerico: fin dall’inizio ho espresso forti perplessità, che le ho esternato, relative al percorso scelto, alle modalità, alle tempistiche frettolose, al rischio di mettere a repentaglio l’alto livello qualitativo e la collocazione in un network internazionale, alla mancanza di dialogo e mediazione, nonché di un oculato passaggio di consegne… Ho provato a proporle soluzioni, ma sono stata ignorata e da allora sono stata tenuta all’oscuro di tutto. Ho appreso dalla stampa della PEC inviata ad Opera riguardante la proroga di soli tre mesi, di quali fossero state le nomine per il Comitato Scientifico, del fondo di dotazione alla Fondazione SMS, della sospensione del bando per le 26 assunzioni ecc…Sempre dai Social e dalla stampa ho saputo del suo incontro con il nuovo Direttore della Pinacoteca Axel Hemery, della visita a Siena del Direttore generali dei Musei Maurizio Osanna, dell’incontro nel suo studio con l’artista Clet Abraham… non ho voce in capitolo (e spesso vengo ostacolata) per la realizzazione di mostre ed eventi o per l’accettazione di donazioni o comodati d’uso… e potrei continuare ancora per molto.Ritengo che tutto questo sia sufficiente per comprendere che la gestione della Cultura al momento è detenuta solo ed esclusivamente da lei e dalla Presidente della Fondazione SMS con cui si consulta quotidianamente e che l’Assessore di riferimento non viene neanche consultato. Alla luce di tutto ciò – conclude la lettera di Sara Pugliese – non ha senso che io continui a far parte della giunta comunale nel momento in cui vengo messa nella condizione di non poter lavorare.”