Chiusi: sindaco Bettollini , “l’operazione screening alla popolazione ha contribuito a mettere in sicurezza la cittadina e le comunità contermini.Non vogliamo ringraziamenti ma pretendiamo almeno che quando alcuni si rivolgono a Chiusi o ai suoi Amministratori, lo facciano con il rispetto che si deve a chi si è impegnato per il bene di tutte le comunità”

IL sindaco di Chiusi, Juri Bettollini, ha scritto un post sulla situazione sanitaria della cittadina dopo lo screening alla popolazione. Ne pubblichiamo una parte

 

“Questa operazione ha contribuito a mettere in sicurezza #Chiusi ma anche le comunità contermini; non vogliamo ringraziamenti da parte di nessuno, era nostro dovere farlo, ma pretendiamo almeno che quando alcuni si rivolgono a Chiusi o ai suoi Amministratori, lo facciano con il rispetto che si deve a chi si è impegnato per il bene di tutte le comunità. Il nostro impegno continua : oggi abbiamo aperto un tavolo permanente di confronto con tutte le associazioni di categoria per concertare insieme un documento che sarà inviato domani alla Regione Toscana per la richiesta dei ristori in favore del nostro tessuto economico; un’operazione resa possibile dal Nostro concittadino nonché Vice Presidente del Consiglio Regionale Stefano Scaramelli che ha aperto alla possibilità di intercettare fondi per la ripartenza della nostra comunità; con il coordinamento della Vice Sindaca  Sara Marchini,è stata condivisa, con le categorie economiche, la scaletta delle priorità da significare alla Regione per garantire un adeguato ristoro alle attività che hanno dovuto chiudere e fissare dei punti per il rilancio promozionale delle nostre eccellenze. Il nostro impegno continua anche sul tema dei vaccini; il virus è mutato ed è per questo che devono mutare le risposte del governo ai cittadini; non si può chiedere sempre e soltanto azioni di responsabilità ai cittadini obbligandoli a stare in casa ed a chiudere le loro attività; se le varianti rappresentano un elemento straordinario anche le soluzioni devono essere straordinarie; non possiamo più stare dietro al virus ma lo dobbiamo anticipare prima che ci aggredisca. Io la penso così, questo è la mia idea in cui credo e per questo, nel rispetto di chi la pensa diversamente, il quale non troverà mai una mia parola di disappunto o di offesa nei suoi confronti, io mi impegnerò per dimostrare la validità epidemiologica di quello che stiamo sostenendo”.