Colle val d’Elsa: consigliere comunale Francesco Cavalieri (Pd) richiama l’attenzione della maggioranza su  progetto di Capitale della Cultura, sulla nuova biblioteca e sulle politiche abitative

“Come presidente della Terza Commissione chiedo che le effettive necessità culturali e sociali della città di Colle di Val d’Elsa siano all’ordine del giorno dell’attuale amministrazione. Occorre una maggiore programmazione per la questione casa e il fondo affitti deve uscire dall’emergenza” , così Francesco Cavalieri (Pd), in qualità di presidente della Terza Commissione Permanente di Colle val d’Elsa che si occupa tra l’altro proprio di cultura e politiche sociali, interviene sui temi che attualmente sono al centro del dibattito pubblico. Per il progetto di candidare Colle di Val d’Elsa a Capitale Italiana della Cultura per il 2028, Cavalieri  confida “nella buona riuscita augurando a tutte le persone coinvolte un buon lavoro. Dai banchi del centrosinistra , come abbiamo già detto, faremo un’opposizione critica, ma leale e corretta, come è nel nostro stile, con l’obiettivo del bene della nostra città. Sicuramente questo lavoro sarà oneroso per la macchina amministrativa, sia economicamente che umanamente, ma credo che questo percorso, se pensato e portato avanti nel modo giusto, possa portare alla città solo cose buone. Noi eserciteremo il nostro ruolo di opposizione, che è quello di controllare che tutto funzioni al meglio”.Per quanto riguarda le politiche abitative, Cavalieri richiama l’attenzione sull’ultimo caso affrontato in emergenza dal Comune, che si è trovato a dover sistemare in breve tempo alcune famiglie rimaste senza abitazione : “spero che i prossimi anni le politiche abitative vengano affrontate con una maggiore programmazione e con uno stanziamento di fonti appositamente destinati. Sappiamo tutti che il Governo Meloni non ha rifinanziato il fondo affitti, ma è anche vero che su questo tema non si può procedere a forza di manovre straordinarie. Per quanto ritengo che nell’ultimo caso della scorsa settimana sia stata fatta una cosa giusta, per un obiettivo sacrosanto”. Quanto al  caso della biblioteca comunale che è uno dei grandi crucci della comunità colligiana, che da anni attende la realizzazione del progetto di una Cittadella della Cultura alla ex Vulcania, rischiando oggi di doversi accontentare della sede della ex Coop davanti al Teatro del Popolo, Cavalieri auspica “che si trovi una soluzione il prima possibile. Siamo particolarmente dispiaciuti che sia stato abbandonato l’obiettivo di realizzare la nuova biblioteca nell’area dell’ex Fabbrichina, ma speriamo che si possa trovare velocemente una soluzione che vada ad assecondare l’interesse reale della città. Non credo che ci sia bisogno di specificare che la biblioteca pubblica non rappresenta soltanto un deposito di libri da prendere in prestito, ma ha, e deve avere,  una funzione sociale importante e molto vasta, per diverse tipologie di utenza. Per questo è importante che i locali siano adeguati da diversi punti di vista: dalla volumetria alla posizione, alla salubrità sia per chi la frequenta che per la conservazione del patrimonio librario. Tutte cose che l’attuale giunta crediamo sappia perfettamente. Nonostante ciò, ci teniamo a puntualizzare un aspetto ben preciso. Come opposizione di centrosinistra pretendiamo che la soluzione dell’ubicazione, qualunque essa sia, non venga adottata per risolvere altre problematiche della città, ma sia concentrata esclusivamente sull’obiettivo biblioteca. Se poi – conclude Cavalieri -, la realizzazione di una biblioteca funzionale e di concezione moderna dovesse andare di pari passo con interventi di rigenerazione urbana, ben venga. Ma non dimentichiamo che il vero obiettivo è quello di avere una biblioteca realmente funzionale ed efficiente. Altrimenti diventa inutile qualsiasi candidatura a Capitale della Cultura…”