Corciano : i leoni simbolo della città lasciano il borgo per la prima volta dopo 700 anni. I “guardiani della città” saranno a Spoleto per i lavori di restauro

Prenderà il via nei prossimi giorni l’intervento di restauro – autorizzato dalla competente Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Perugia – degli storici leoni di Corciano, simbolo della città tra storia e leggenda.Per la prima volta dopo 700 anni i leoni lasceranno il borgo e saranno affidati a restauratori specializzati, che lavoreranno in un laboratorio professionale di Spoleto, grazie al progetto approvato e finanziato con il Bando Restauri della Fondazione Perugia, per mezzo dell’Art Bonus, con un sostegno di 25mila euro, e con un sostegno di 500 euro da parte dell’associazione Corciano Castello di Vino. Si prevede che il progetto possa concludersi entro la fine dell’anno.I leoni sono da sempre il simbolo di ingresso al centro di Corciano, come due integerrimi guardiani che proteggono le mura e la storia del piccolo borgo. Le prime notizie sulle due sculture sono contenute nel Codice Vaticano Latino 4834 all’interno de “Il Conto di Corciano e di Perugia” ovvero la leggenda di fondazione del borgo di Corciano a opera di Coragino, compagno di Ulisse, fondatore a sua volta di Perugia e su di essi è narrata un’antica leggenda, che spiegherebbe il motivo per cui una delle due figure presenta la testa scalfita. I due manufatti in travertino, risalenti probabilmente ad età classica, collocati fino al 2008 ai piedi della scalinata che conduce alla piazza principale del borgo, sono oggi esposti, dopo il trasferimento per ragioni di tutela e conservazione, all’interno del Museo Antiquarium. La loro assenza tra il 2009 e il 2024 è stata un tema molto dibattuto e sentito dai corcianesi, e, proprio per questo motivo, a luglio 2024 gli originali sono stati fedelmente riprodotti e ricollocati nella loro storica ubicazione. L’esposizione per secoli dei due manufatti agli agenti atmosferici ha determinato l’usura e l’alterazione del travertino originale di cui le opere sono composte, anche a causa di depositi che ne hanno in parte deteriorato e in parte coperto la superficie. Sotto i licheni e i segni del tempo si celano però dettagli importanti che potrebbero finalmente contribuire ad una più precisa datazione delle sculture e alla definitiva comprensione dell’originaria postura delle statue e la relativa destinazione d’uso ed origine.

Attraverso questa operazione sarà possibile riportare alla luce importantissimi dettagli oggi nascosti. Ciò contribuirà non solo alla preservazione e conservazione del patrimonio culturale e storico locale, ma sarà anche fonte di importanti ricostruzioni e analisi storico-scientifiche che permetteranno di dare risposta ai tanti dubbi ancora irrisolti sia sulla storia dei leoni che, indirettamente, su quella del borgo di Corciano.