Cortona: Covid ; confermato il concerto di Capodanno, niente da fare invece per Festa in piazza e Colazione al Museo .Il nuovo provvedimento annunciato dal Governo non lascia scampo alla serata di San Silvestro, rinviato al prossimo anno anche l’evento gourmet del mattino, ma il primo gennaio il Maec è aperto a ingresso gratuito

Cortona festeggia la conclusione del 2021 e l’inizio del nuovo anno con il concerto della Cor Orchestra diretta dal maestro Pawel Piotr Gorajski, l’appuntamento è per domenica primo gennaio alle 17 al Teatro Signorelli. L’iniziativa, curata dall’assessorato alla Cultura, resiste alle nuove norme restrittive e riapre al pubblico in presenza, dopo la formula in streaming con cui era stata mantenuta lo scorso anno. «Il concerto – spiega il vice sindaco Francesco Attesti – proporrà un programma composto da Mozart, Verdi, Mascagni, Rachmaninov e Johann Strauss,con i valzer più famosi».Tuttavia, la programmazione degli eventi di Capodanno subisce non poche variazioni a causa delle misure di precauzione adottate dalle autorità governative. La festa con deejay in piazza prevista a San Silvestro non si potrà fare: «Ci abbiamo provato, ce l’abbiamo messa tutta, era tutto pronto per un Capodanno unico – dichiarano gli organizzatori dell’associazione Cautha – Diamo atto all’Amministrazione comunale e alle autorità di pubblica sicurezza di avercela messa tutta, cercando con noi soluzioni percorribili e ringraziamo gli sponsor, sarà per il prossimo anno».  Il primo gennaio il Maec sarà aperto e sarà ad ingresso gratuito, per cortonesi e visitatori ci sarà la possibilità di ammirare le sale e la nuova sezione museale dedicata a Gino Severini.  «La tradizionale colazione che il Maec organizza da oltre 10 anni a Capodanno non potrà avere luogo a causa delle limitazioni suggerite dalla normativa anti Covid19 e dall’opportunità di evitare ogni possibile situazione di contagio dovuta all’inevitabile assembramento di persone – spiega in una nota il Comitato tecnico del Maec – ci scusiamo con tutti gli affezionati di questo appuntamento, ma tale rinuncia rappresenta anche una forma di rispetto nei confronti del pubblico».