Cortona: i maggiori esperti del Barocco  al convegno «Pietro da Cortona e l’architettura tra Toscana e Roma»  

Due giorni con i massimi esperti di Pietro da Cortona, mentre è in corso la mostra «Del Barocco Ingegno». Venerdì primo e sabato 2 luglio a Palazzo Casali si riuniscono alcuni fra i più importanti studiosi del poliedrico artista cortonese e del Settecento.L’Accademia Etrusca, in collaborazione con il Comune di Cortona ed il Maec, promuove il convegno di studi su«Pietro da Cortona e l’architettura tra Toscana e Roma».  Un’occasione che si propone di far conoscere gli esiti degli studi più recenti sull’opera architettonica di Pietro da Cortona e in particolare sul ruolo del disegno come strumento di riflessione progettuale e di elaborazione del linguaggio architettonico, in uno scambio continuo e reciproco tra Toscana e Roma nel Seicento. Lo stato degli studi sulla figura del «Cortona» architetto, nonostante l’accresciuto interesse registrato negli ultimi anni, non ha ancora portato a una rassegna completa dei suoi disegni. Solo recentemente si è giunti ad avere elementi sufficienti per un consistente avanzamento delle conoscenze sul modo di fare architettura del grande maestro del Barocco, tentando di colmare le lacune che ancora ci sono sulla sua attività a servizio di Papi e di Principi. Su questi aspetti intende fare luce il convegno, consentendo di ampliare il processo di comprensione della multiforme carriera artistica di Pietro da Cortona, affermando con maggiore chiarezza la necessità di considerare inscindibile la sua attività di architetto da quella universalmente riconosciuta di pittore, con un particolare accento sulla raffinata tecnica di disegnatore e creatore di forme e spazi. In particolare, approfondendo gli scambi culturali assai  proficui tra la Toscana granducale e la Roma pontificia si avrà modo di chiarire il ruolo avuto dalla personalità artistica del Cortona, grande architetto del Barocco romano, come interprete originale e autonomo della raffinata tradizione architettonica fiorentina, nella quale il ruolo del disegno era fondamentale, intimamente assimilata durante i suoi soggiorni a Firenze. Alcuni dei relatori, tra i quali figurano esperti a livello internazionale di primissimo piano dell’arte del Berrettini, si concentreranno nell’esame delle influenze che le idee del«Cortona» hanno avuto sull’architettura cortonese successiva: da quella del cugino Filippo Berrettini a quella di Marcus Tuscher e Alessandro Galilei nel Settecento.Nella sessione del primo luglio alle 15, dopo i saluti istituzionali, interverranno Sebastiano Roberto e Mario Bevilacqua (peraltro curatori della mostra), Augusto Roca De Amicis e Jörg Martin Merz. Sabato 2 luglio a partire dalle 10 interverranno Pietro Matracchi, Patrizia Rocchini e Elisabeth Kieven.