Cortona: il primo dicembre Raffaele Cantone al Teatro Signorelli Cortona per parlare delle origini dell’antimafia. Al centro la figura di Filippo Antonio Gualterio che per la prima volta «avvisò» del pericolo della mafia il Governo dei Savoia

C’è un documento inviato al Governo datato 1865 e c’è un funzionario dello Stato che lo redige. In quel documento per la prima volta viene fatto riferimento a «i mafiusi», riferendosi a personaggi legati a fenomeni quali «la piaga del malandrinaggio» e alla «associazione di malfattori». A scriverlo è Filippo Antonio Gualterio, politico e storico, nonché deputato e poi senatore del Regno, oltre che Prefetto in varie città. Mercoledì primo dicembre ore 18 sarà il magistrato, nonché cittadino onorario di Cortona, Raffaele Cantone a parlare di lotta alla criminalità organizzata, partendo proprio da questa figura risorgimentale così poco conosciuta. È Gualterio ad inviare al ministro dell’Interno Lanza un documento nel quale, per la prima volta, si utilizza il termine «mafiosi» per invitare il Governo a porre la massima attenzione nei confronti della malavita siciliana. L’incontro, organizzato da Lions Club Cortona Valdichiana Host e Lions Club Cortona Corito Clanis, patrocinato dal Comune di Cortona e dall’Accademia Etrusca, si terrà al Teatro Signorelli e sarà moderato da Tamara Pelucchini. Dopo i saluti del sindaco di Cortona Luciano Meoni, dei presidenti dei Lions Club Riccardo Rigutto e Monia Daviddi, di Paolo Bruschetti, vice lucumone dell’Accademia Etrusca e del prefetto Maddalena De Luca, interverrà Alessandro Picchi che ha condotto una ricerca sulla figura di Gualterio. A seguire si aprirà il «talk» con Raffaele Cantone, condotto dal direttore del Gruppo Corriere, Davide Vecchi.Filippo Antonio Gualterio è orvietano di nascita, ma la sua vita è profondamente intrecciata a Cortona. Dopo essersi allontanato nel 1849 dallo Stato Pontificio, è a Cortona che viene a vivere . Qui diventa un personaggio di primo piano della vita politica, fino ad essere eletto Deputato nel collegio congiunto di Cortona e Foiano della Chiana. Gualterio è uno degli uomini chiave del Regno di Savoia, redige importanti documenti per il Governo in vista degli incontri internazionali, è un personaggio estremamente scrupoloso. La sua vita è però segnata anche da episodi dolorosi, come gravi lutti familiari e ritorsioni politiche. Il notabile finì in disgrazia, accusato dalle autorità di essere malato di mente, fu in cura presso un sanatorio per reali questioni di salute fisica e depressiva. Nel periodo cortonese venne colpito dalla morte prematura di una figlia di 3 anni (aveva 6 figli) a causa del colera. Negli anni scorsi è stata proprio questa circostanza a riaccendere i riflettori su Gualterio. Due Carabinieri forestali hanno infatti rinvenuto il cippo che lo stesso Gualterio aveva dedicato alla figlia scomparsa. L’opera si trova in una località della montagna cortonese ed è stata oggetto di intervento conservativo. Dall’interpretazione dell’iscrizione si è risaliti alla figura di Gualterio e da lì, a ritroso, alle tracce lasciate dal notabile a Cortona, fino a quel documento datato 1865, in cui per la prima volta, quest’uomo dalla schiena dritta, lanciò l’allarme.