Cortona: tutto pronto per il primo appuntamento di Teatro Archeologico; al Parco del Sodo approda “Nessun elenco di cose storte”

OLYMPUS DIGITAL CAMERA

Sale l’attesa per il primo appuntamento di Teatro Archeologico, la rassegna teatrale organizzata e diretta dall’associazione rumorBianc(O) che, da quattro anni a questa parte, trasforma i siti archeologici di Cortona in veri “teatri” naturali, offrendo esperienze artistiche e culturali tutte da vivere. L’edizione 2022 alzerà il sipario domenica 17 luglio nell’affascinante cornice del Parco archeologico del Sodo con numerose novità e momenti di approfondimento tra storia antica e teatro contemporaneo. “Siamo felici di presentare questa nuova edizione di Teatro Archeologico, con un format rinnovato e ancora più ricco – spiega Chiara Renzi, presidente di rumorBianc(O) e direttrice artistica della rassegna; – il teatro contemporaneo in spazi non convenzionali sarà nuovamente il pretesto per dar vita a una rassegna capace di valorizzare le bellezze e le eccellenze del nostro territorio e di creare un’occasione di fruizione culturale a trecentosessanta gradi.”Domenica 17 luglio, la rassegna inizierà alle ore 18.30con il Talk Archeologico condotto da Patrizia Rocchini della Biblioteca del Comune di Cortona: un momento di approfondimento e riflessione che legherà i temi trattati dallo spettacolo teatrale in cartellone alla storia della civiltà Etrusca. Parlando con l’attrice Sandra Garuglieri e l’etruscologa Simona Rafanelli, già direttrice del Museo civico “Isidoro Falchi” di Vetulonia, il talk toccherà argomenti come il rapporto dell’umanità con il fenomeno della morte e la forte spiritualità del popolo etrusco. Alle 21.15, per la prima volta in notturna, si accenderanno invece i riflettori su “Nessun elenco di cose storte”, la produzione targata Atto Due, scritta e diretta da Oscar De Summa e interpretata da Sandra Garuglieri. Uno spettacolo che, pur prendendo spunto da fatti di cronaca e dal racconto di tutte quelle attività che ruotano intorno alle grandi sciagure, si configura come una storia capace di sviscerare il vero rapporto degli uomini con la morte, attraverso un gioco che si propone di scoprire chi ha ucciso la morte stessa.