Elezioni suppletive per la Camera: Marco Rizzo segretario del Partito Comunista chiuderà la campagna elettorale a Siena il primo ottobre

A Siena in piazza Salimbeni il primo ottobre si terrà  alle ore 21 il comizio di chiusura di Marco Rizzo, candidato alle elezioni suppletive della Camera per il Partito Comunista di cui è segretario nazionale. Oggi Rizzo ha anticipato alcuni punti del suo discorso di chiusura parlando delle “false promesse di Enrico Letta sui lavoratori Mps e sulla Banca. Letta ha cercato anche di usare i sindacati, chiedendo al governo di incontrare urgentemente i rappresentanti dei lavoratori. Goffo escamotage per portare dalla sua parte chi (soprattutto la Cgil) gli può dare una mano a tenere tranquilli i lavoratori che poi votano, ma che al suo interno, la Fisac Cgil, è divisa in diverse componenti, non tutte favorevoli all’uomo arrivato da Parigi a dirigere il PD. La finta attenzione alla salvaguardia occupazionale come merce di scambio dipende esclusivamente dal fatto che i suoi probabili elettori hanno residenza a Siena e provincia, come i 2.500 dipendenti di Mps che lavorano in banca a Siena e provincia. Il numero del personale che dovrà uscire dalla banca sarà definito soltanto dopo l’eventuale acquisto di Mps da parte di Unicredit: 5.000, 6.000, 7000? Ricordiamo a tutti che andiamo a votare per sostituire Padoan (PD), colui che venne votato perché doveva salvare MPS ma poi trasferito ad amministrare Unicredit Banca, la stessa banca che fagociterà MPS e azzererà, cancellando sportelli e servizi, in maniera terminale le caratteristiche della banca che supportava il territorio, i lavoratori e le piccole aziende, garantendo crediti, indirizzati, in larga parte, nel sociale” Rizzo ha anche  sostenuto la necessità, in agricoltura, di “combattere le multinazionali perchè significa favorire le produzioni locali; questo deve significare direttamente garantire a quel punto condizioni di lavoro che non sono quelle attuali che non a caso vengono affidate alle categorie più deboli socialmente. La modernizzazione dei processi comporta evidentemente un abbattimento dei costi di produzione. Questo in generale è un bene, se i produttori ne potessero essere avvantaggiati. Ciò si può realizzare, come per tutte le piccole produzioni, attraverso una politica dei prezzi che non può che essere governata centralmente dallo Stato”. Quanto alle terme il segretario del Partito Comunista ha ribadito la richiesta della “completa nazionalizzazione per gli stabilimenti termali (tra cui Chianciano e tutti gli altri): si può ristabilire il congedo di malattia che ha permesso a milioni di pazienti la cura idropinica, inalatoria e fango-balneoterapica per anni, creando sana occupazione, indotto ed introiti milionari alle casse dello stato” Inoltre ha rilanciato il “no alla geotermia inquinante e speculativa: Possiamo usare l’energia geotermica per il benessere sociale e non per il profitto dei privati come ENEL E SORGENIA  sostenuti ogni anno dallo Stato con 52 milioni di euro, soldi dei cittadini, soprattutto della classe popolare. Sosteniamo la tecnica della bassa entalpia pubblica che può garantire il riscaldamento delle abitazioni, delle serre e delle aziende, in maniera sostenibile ed economica”