Grosseto: la chirurgia robotica del ‘Misericordia’ modello internazionale di buona pratica . Andrea Coratti docente al corso del centro di formazione specialistica nazionale del Regno unito. A Bruxelles si studia il lavoro del reparto per valorizzare lo staff sanitario

Da Grosseto a Portsmouth, passando per Bruxelles. L’esempio dell’eccellenza della chirurgia robotica del «Misericordia» ha fatto il giro d’Europa negli ultimi giorni, grazie ad una serie di convegni e progetti. Il primo è quello della rete «Hospitals for Europe», ovvero dello  scambio fra professionisti sanitari dedicato al management. Il tema di quest’anno era «come mantenere lo staff all’interno dei servizi pubblici» e su questo fronte gli investimenti  nelle tecnologie e nella formazione dei professionisti attuati nel reparto di Chirurgia robotica di Grosseto sono state prese a modello come punti di riferimento. Ad illustrarli è stata Susana Correia, professionista portoghese partecipante al progetto «Hope» nelle strutture dell’Azienda Usl toscana sud est. Dall’Asl Tse, fra gli inviati in Portogallo nel programma di scambio, era presente Sandro Limaj, medico specializzando in Salute pubblica della direzione sanitaria aziendale. Andrea Coratti era invece impegnato come docente in Inghilterra per un corso specialistico di chirurgia robotica dell’apparato digerente superiore. Il corso si è tenuto  all’Università di Portsmouth, centro di «training» robotico più importante del Regno unito.  Sempre il direttore del reparto di Chirurgia robotica dell’ospedale di Grosseto è stato invitato al «Sacro cuore don Calabria» di Verona per un congresso nazionale su Innovazione tecnologica: valutazione, miglioramento dei processi di gestione delle tecnologie biomediche, chimiche, fisiche e dei dispositivi medici.   «Quelli di Verona e Portsmouth sono stati due eventi estremamente interessanti – dichiara Andrea Coratti, direttore Chirurgia generale e d’urgenza dell’ospedale di Grosseto – Il primo è stato un confronto sull’attuale innovazione tecnologica in ambito medico, sull’evoluzione futura e sull’impatto dell’intelligenza artificiale. Il corso di chirurgia robotica in Inghilterra è stata un’eccellente occasione di crescita reciproca, con stimoli utili anche per i percorsi formativi della nostra scuola. Oltretutto diversi dei discenti hanno chiesto di poter venire a Grosseto per vedere quello che noi facciamo: questo conferma l’importante ruolo della chirurgia robotica grossetana sul piano internazionale».«La chirurgia robotica con la scuola diretta dal dottor Coratti rappresenta un vanto per il nostro ospedale e per l’intera regione, visto anche i riconoscimenti internazionali che ha saputo conquistare nel corso degli ultimi 20 anni», dichiara il direttore del presidio ospedaliero Michele Dentamaro.