Il ‘Corciano Festival’ pronto ad andare in scena dal 5 al 15 agosto . Attenzione per Pietro Vannucci, il Perugino,in occasione del cinquecentenario della sua morte
Edizione numero 59 per l’Agosto Corcianese, promosso dall’associazione turistica Pro Loco Corciano in collaborazione con il Comune di Corciano che tornerà a invadere il borgo di Corciano dal 5 al 15 agosto. Un’edizione che gli organizzatori vogliono dedicare a due persone molto care ai corcianesi, recentemente scomparse: Giuseppe Magnini, poliedrico artista che con la sua manualità ha onorato il suo amato Paese, e il maestro Franco Venanti, tra i fondatori dell’Agosto Corcianese.La presentazione alla sala Fiume di palazzo Donini a Perugia, alla presenza di Donatella Tesei (presidente Regione Umbria), Lorenzo Pierotti (sindaco di Corciano), Francesco Mangano (assessore alla Cultura Comune di Corciano), Giorgio Gabrielli (vicepresidente Pro Loco Corciano). A fare gli onori di casa la presidente Tesei che ha voluto ringraziare gli organizzatori per l’impegno nel comporre il ricco programma di quest’anno che ben si sposa con la cornice di un borgo straordinario come Corciano. «Il nostro è il secondo festival più longevo dell’Umbria – ha detto il sindaco Pierotti – per noi, dunque, un motivo di vanto come amministrazione comunale, ma anche per la Pro Loco e per tutti i corcianesi che si adoperano con passione per realizzare l’Agosto Corcianese. Il Corciano Festival tra arte, letteratura, teatro, musica e rievocazioni storiche ha tanto da offrire e, proprio per questo, ha anche un costo importante che riusciamo a sostenere grazie alla Regione Umbria e ai nostri sponsor privati. Un grazie a tutti coloro che ci supportano». Il 5 agosto il borgo apre le sue porte e l’invito del primo cittadino è di venire a condividere la bellezza, la storia e la cultura di Corciano. Il vicepresidente della Pro Loco Giorgio Gabrielli ha ricordato con grande emozione i due maestri recentemente scomparsi, molto cari non solo al Corciano Festival, ma all’intera comunità, Giuseppe Magnini e Franco Venanti. «L’Agosto Corcianese per noi della Pro Loco è l’evento principale dell’anno – ha aggiunto – a cui lavoriamo per 365 giorni, dal momento in cui finisce la precedente edizione all’inizio della nuova. Un lavoro incessante che è per tutti motivo di orgoglio e che cerchiamo di realizzare sempre nel migliore dei modi, soprattutto grazie ai cittadini che ci sostengono e che sono tutti volontari». Il vicepresidente ha poi fatto un esempio numerico: «Nel 2022 sono state 300 le persone che hanno sfilato durante il Corteo del Gonfalone e 200 hanno collaborato, a diverso titolo, alla realizzazione del Festival. Il fatto che un quarto della popolazione abbia deciso di mettersi in gioco è, per noi, il più grande dei risultati. Sicuramente cercheremo di migliorare andando avanti ma siamo sulla strada giusta, soprattutto in vista del 2024 quando si arriverà al traguardo della 60esima edizione dell’Agosto Corcianese».Lungo le vie e le piazze del centro storico (e non solo), caratterizzati da suggestivi scorci architettonici rifiniti in pietra di una bellezza unica, prenderà il via il Corciano Festival che, in questo 2023, porterà con sé un programma degno di nota tra arte, cultura, letteratura, musica, gaming, teatro ed eccellenze gastronomiche del territorio con la Taverna del Duca, aperta tutte le sere con presidi Slow Food e prodotti tipici locali. Immancabili le rievocazioni storiche, vero e proprio cuore del Festival, che porteranno i fruitori “a spasso nel tempo” facendo loro rivivere scene di vita quotidiana del periodo di mezzo fra Medioevo e Rinascimento tra le Serenate dei Menestrelli, la Cerimonia del Lume, il Corteo quattrocentesco del Gonfalone, i combattimenti medievali tra fanti e cavalieri dei quattro rioni (Borgo, Castello, Santa Croce e Serraglio) e la ricostruzione del campo medievale e dello spazio per il tiro con l’arco storico. Novità di quest’anno sarà il quadro scenico della convivialità della corte della famiglia Della Corgna nel gran giorno della festività di Mezz’agosto. In questa 59esima edizione, nell’anno in cui ricorre il quinto centenario dalla sua morte, protagonista della sezione arte sarà il Perugino(1450 -1523), il più importante pittore attivo negli ultimi due decenni del Quattrocento con Il Perugino alla Sistina; un viaggio da Roma a Corciano che si snoda tra la chiesa di San Francesco e la chiesa Santa Maria Assunta, itinerario visivo a cura di Alessandra Tiroli, realizzato grazie alla collaborazione con i Musei Vaticani che hanno concesso l’utilizzo delle immagini. «Corciano nella sua chiesa matrice conserva dal 1513 un dipinto della maturità di Pietro Perugino che ama e custodisce da sempre per il valore artistico, storico e affettivo come il più prezioso dei gioielli – le parole di Monsignor Gualtiero Bassetti che ha fortemente sostenuto la realizzazione dell’esposizione insieme alla curatrice Titoli – L’idea è quella di ricreare un continuum tra lo splendido capolavoro degli affreschi sistini delle Storie di Mosè e di Cristo e la Pala dell’Assunta di Corciano, unendovi l’itinerario che prevede anche la totale immersione nel paesaggio umbro, quasi viaggiando all’interno dei dipinti stessi, coglie in pieno il significato più profondo del messaggio spirituale e intimistico espresso dal pittore pievese invitando il fedele ad una comunione intima col Divino».