Castiglione d’Orcia: da domani 3 al 18 agosto la quarta edizione di ‘Alba-Tramonto Festival’ sotto la direzione artistica di Francesco Chiantese

Da domani 3 al 18 agosto torna la quarta edizione del Festival Alba e Tramonto di Castiglione d’Orcia (Siena) sotto la direzione artistica di Francesco Chiantese con un programma di appuntamenti che toccano temi profondi ed in contemporanea celebra il grande rito delle feste d’estate. Si apre, molto simbolicamente, con un concerto della banda locale la Filarmonica La Castigliana il 3 agosto e si chiude il 18 agosto con un concerto al tramonto, in un campo ai margini della Via Francigena, del cantautore siciliano Cesare Basile. Nel mezzo spettacoli unici realizzati da grandi artigiani del teatro e della musica e declinati con un allestimento che non intacca minimamente la bellezza del territorio: luci delicate, volumi che rispettano l’ambiente e l’udito degli spettatori, e la possibilità di guardarsi negli occhi artisti e spettatori. Per l’ambito teatrale incontreranno gli spettatori nelle piazze di Castiglione alcuni dei nomi più interessanti del panorama italiano; Michele Santeramo, Vittorio Continelli, Alessio Martinoli; per la musica si andrà dal tradizionale concerto all’alba con colazione al concerto tributo a Nino Rota dei Tritone assieme al trombettista Massimo Bartoletti (che incise la colonna sonora originale di Amarcord), dall’ascolto silenzioso ed intimo del nuovo album “Vesperi” del compositore Marco Baldini, alle esplosioni sonore di Eusebio Martinelli Gipsy Orkestar. Non mancheranno gli appuntamenti per bambini ed i momenti legati all’enogastronomia locale. “La forza, l’unicità dell’esperienza di questi quattro anni di festival, sta nel fatto che non scegliamo spettacoli che possano accontentare i gusti degli spettatori; scegliamo spettacoli che possano stupire il pubblico e fargli scoprire dei gusti che non ancora conoscevano. Non ci interessano i grandi nomi che riempiano piazze rapidamente ed aiutino a vendere biglietti, ci interessano artisti sinceri che riescano a dialogare con gli spettatori con immediatezza e si impegnino il più possibile a lasciare tracce di bellezza nel territorio, che siano disponibili all’incontro, che chiacchierino con le persone fino a tardi in semplicità. Questo talvolta rende più complesso il lavoro, mette a rischio ogni anno il successo del festival, un successo che poi arriva sempre e ci ripaga di tutti gli sforzi. Perché noi, voglio ricordarlo con chiarezza – ci dice Francesco Chiantese – noi siamo un festival pubblico, voluto e sostenuto da una amministrazione comunale, e che deve assolvere ad una funzione pubblica e se volete politica fondamentale: nutrire il territorio e regalare ai cittadini ed ai loro ospiti la possibilità di godere del meglio della cultura italiana pur vivendo geograficamente ai margini delle grandi circuitazioni. Non lavoriamo per avere duecento spettatori a replica; a noi bastano meno, anche molto meno, purché a questi spettatori vivano l’esperienza di un incontro diretto e magico con l’arte, talvolta ricca di nostalgia, ma sempre capace di dare forza. “E’ stato un viaggio importante quello compiuto in questi quattro anni, che speriamo possa continuare a lungo; nato da una necessità concreta, quella di gestire le difficoltà di ospitare spettacoli durante il Ovid (Alba e Tramonto è stato tra i primi festival a riaprire in Italia) – aggiunge Alice Rossi, assessore alla Cultura del comune di Castiglione d’Orcia – lo abbiamo visto crescere edizione dopo edizione in qualità ed in relazione con il territorio ed i suoi ospiti”