Il personaggio del mese di settembre 2021: l’imprenditore di vini di San Casciano dei Bagni Alberto Ravazzi che è anche presidente della Cassa Mutua “Amici per sempre” di Banca Tema.  “Dopo venticinque anni di condivisioni – racconta soddisfatto insieme alla moglie Roberta -siamo riusciti a realizzare il sogno di conquistare il mondo. I nostri vini sono presenti in molti Paesi, dall’ Australia al Giappone, dagli Usa a Taiwan, senza considerare la presenza in molti Stati europei, in testa la Germania”

 Di Francesca Andruzzi

 

Figlio d’arte, Alberto Ravazzi si trova a lavorare, giovanissimo, nella omonima azienda vinicola di famiglia a Palazzone, frazione di San Casciano dei Bagni e lo fa con la passione e il trasporto di chi ha cura delle proprie cose, quando quelle cose sono fonte di sostentamento per la stessa famiglia e vanto del Made in Italy. Comprende subito l’importanza di portare oltre i confini nazionali il nettare degli dèi, così come, dopo un primo iniziale e comprensibile momento di allarme, in seguito all’avvento della pandemia, decide di potenziare le vendite on line anche a livello nazionale. L’unico rimpianto è quello di aver perduto l’amato padre, fondatore della Ravazzi, troppo presto. Ma la famiglia è sempre la famiglia, che sia di origine o acquisita: coinvolge la moglie Roberta e insieme a lei porta avanti un marchio che è garanzia di qualità. Grazie alla Ravazzi, il nome dell’Italia arriva sulle tavole di tutto il mondo. Conosciamolo meglio, magari davanti a una bottiglia di quello buono

 

D.: Dopo il diploma – siamo nel 1986 – entra nell’azienda vinicola di famiglia. Scelta libera o… obbligata?  

R.: Scelta libera e obbligata insieme. Non posso negare il condizionamento, sono cresciuto in mezzo ai vigneti ed in cantina; ricordo il profumo del vino in fermentazione che entrava fin dentro casa. Per andare a scuola, ero costretto a passare attraverso una scalinata che, la mattina alle 7:00, era puntualmente satura di anidride carbonica prodotta dal mosto in fermentazione. Con il naso tappato e una grande corsa, riuscivo ad arrivare all’esterno di casa.  

D.: Oggi, della stessa azienda, è Amministratore Unico. Perciò non le è stata risparmiata la “gavetta”, come nella migliore tradizione delle sane azienda italiane, quelle che non favoriscono neanche i figli… 

R.: Avevo appena 22 anni ed una gran voglia di conquistare il mondo, enologicamente parlando, ovviamente! Di lì a poco, i primi risultati: la Germania, con un importatore di Berlino, con il quale ancora stiamo lavorando e, poi, gli Usa, la Thailandia e la Korea del Sud. Nel 1996 sono rimasto da solo, il babbo, che è stato una vera guida, è scomparso improvvisamente; purtroppo, abbiamo lavorato insieme solo dieci anni. Quello stesso anno, è entrata in azienda mia moglie Roberta, con la quale ho riorganizzato tutta la parte commerciale e produttiva aziendale. Oggi, dopo venticinque anni di condivisioni, sono riuscito a realizzare il sogno di conquistare il mondo. I nostri vini sono presenti in molti Paesi, dall’ Australia al Giappone, dagli Usa a Taiwan, senza considerare la presenza in molti Stati europei, in testa la Germania. Tutti importatori che seguiamo direttamente mia moglie Roberta ed io.

D.: Dal 2007 al 2016 è stato membro del CDA della Banca Valdichiana. Cosa le ha insegnato e lasciato questa esperienza vissuta all’interno di una realtà diversa dalla sua azienda vinicola? 

R.: Direi, una vera esperienza di vita. Sono riuscito a conoscere un mondo che, fino ad allora, avevo sempre visto dall’esterno: il mondo bancario del Credito Cooperativo, una banca fatta di persone che amano il proprio lavoro ed il proprio territorio. Banca Valdichiana, oggi Banca Tema, è stata ed è un punto di riferimento importante per i piccoli artigiani e commercianti. Ricordo come, in Consiglio di Amministrazione, abbiamo gestito la crisi finanziaria del 2008; le grandi banche chiudevano improvvisamente le porte ai propri clienti, mentre Banca Valdichiana ha continuato ad ascoltare i propri, lasciando le porte aperte.  

D.: Dal 2011 è membro del CDA di Amici per Sempre della Cassa Mutua Banca Tema e, oggi, Presidente. Può spiegare ai nostri lettori le finalità di “Amici per sempre”?  

R.: Amici per Sempre persegue l’ambizioso progetto di contribuire a migliorare la qualità della vita dei propri associati. Rimborsi del 30% per visite specialistiche oltre a diarie e sussidi alla famiglia a mezzo di contributi da 50,00 a 75,00 euro per l’acquisto di testi scolastici. E poi, la possibilità di usufruire di ottimi sconti presso i negozi convenzionati. Abbiamo anche organizzato convegni per la prevenzione alle malattie più comuni; l’ultimo alcune settimane fa, che ha visto ospite il Professor Silvio Garattini e il suo libro “Invecchiare Bene”.

D.: Torniamo alla sua azienda, della quale lei segue l’aspetto commerciale e, per questo, spesso è impegnato in viaggi all’estero. Il settore vinicolo ha risentito dei disagi causati dalla pandemia? 

R.: I nostri clienti sono in massima parte ristoranti ed enoteche. Esercizi che la pandemia ha chiuso improvvisamente. Marzo 2020 è stato un periodo veramente terribile; non sapevo cosa fare. Fortunatamente eravamo già ben inseriti nelle vendite online ai privati. Abbiamo potenziato questo settore e la scelta è stata premiante.   

D.: Di tutta la sua produzione, quale vino preferisce? Non mi dica che è astemio!

R.: Scherza? Il vino è sempre presente, sia a pranzo che a cena! Preferisco i vini fatti in blend di uve dove il sangiovese è prevalente; il mio preferito è l’Iroso che fa parte della “Collezione Privata Alberto Ravazzi ”, sangiovese, cabernet sauvignon e merlot.

 

D.: Quando si eredita una attività commerciale così importante coma la RAVAZZI, è maggiore il senso di responsabilità rispetto a chi lavora per una azienda che non coinvolge l’ambito familiare?  

R.: Sicuramente il coinvolgimento familiare non fa mai staccare la spina. Ovviamente i nuovi telefoni aiutano a stare sempre online con la propria attività, ma anche con il cellulare spento, il pensiero è sempre per l’azienda, alla ricerca di nuove idee.  

 

D.: Il lavoro la assorbe per gran parte della giornata e, come dicevamo prima, spesso lei si trova all’estero. Ma trova comunque il tempo per i suoi hobby, che sono le automobili, le moto e la barca a vela. Se dovesse scegliere, costretto a conservare solo uno di questi passatempi, quale preferirebbe e perché? 

R.: Sicuramente la barca a vela, sport che ho scoperto una decina di anni fa. Sono affascinato dalla forza del vento, dalla forza della natura.  

D.: Domanda fantastica: in vino veritas. A quale personaggio pubblico offrirebbe una coppa? 

R.: Ho conosciuto recentemente il Professor Silvio Garattini, persona magnifica, che sta dedicando il suo sapere agli altri con estrema competenza ed umiltà.

Al Professore una Super Coppa! Non per fargli dire la verità, ma come premio, perché già la dice.