“La magia è un’arte colorata”: presentato il libro di fiabe di Giovanna Cardini per risvegliare il proprio talento
“La magia è un’arte colorata” è un libro per bambini (ma non solo) che, attraverso l’espediente narrativo della fiaba, suggerisce al lettore che, con pazienza e amore, è possibile ritrovare la fiducia in se stessi e superare quei limiti e quelle paure che spesso rappresentano degli ostacoli – cognitivi, emozionali o di relazione – che ci impediscono di essere sereni e di realizzare i nostri obiettivi personali.Nel libro di Giovanna Cardini , appena presentato ,la magia è un’arte, è il potere di aiutare qualcuno a ritrovare il proprio talento, di riconoscere e rendere visibile la verità delle cose, e utilizza a tal scopo i colori, le parole, oltre che la natura; è anche un atto di fiducia che stravolge le regole della logica e attende risposta. I protagonisti delle tre storie (un draghetto, un pipistrello e un’aquila) si rivolgono rispettivamente a tre maghi per ritrovare la serenità perduta e i maghi, che sono molto saggi ma anche “imperfetti” e hanno trasformato le proprie debolezze, i propri difetti in punti di forza, sanno ascoltare la sofferenza di chi ancora non riesce a volare e possono trovare l’antidoto giusto per ogni caso; è mago colui che rende possibile l’impossibile ed è convinto che “chiunque può risolvere i suoi problemi, se lo desidera”. Per Giovanna Cardini “il mago è come l’artista, come lui utilizza anche il colore che, come sappiamo, ha un grande potere. Anche il mago, come l’artista, vede la realtà così come è ma vede anche quella che potrebbe essere; ne coglie alcuni elementi e ne stravolge l’ordine offrendone una nuova visione: un’esperienza che aiuta l’altro a ritrovare la propria natura. Le favole dei miei tre maghi nascono dal desiderio d’incoraggiare i lettori a dare valore a quello che si è, a credere e a osare. Molte persone sono bloccate e non sanno che in realtà può bastare un incontro speciale, ad esempio con un’opera d’arte, per sentire qualcosa e iniziare un viaggio alla ricerca di se stessi. Il fine è quello di liberarsi dai blocchi e arrivare a esprimere e manifestare il proprio talento. Non è un caso che il mio libro, privo di illustrazioni, presenti delle pagine bianche da disegnare: vorrei che il lettore, dopo aver letto ogni fiaba, si esprimesse liberamente disegnando una sua interpretazione del mago o della magia che racconto”.