L’Arma dei Carabinieri celebra il 209° annuale della fondazione .In provincia di Siena in leggero aumento i delitti perseguiti dai reparti dell’Arma; aumentati soprattutto i reati in danno del patrimonio e quelli legati agli stupefacenti ma in diminuzione quelli legati alla truffa e alle frodi informatiche

L’Arma dei Carabinieri ha celebrato anche a Siena  il 209° annuale della fondazione. Era il 13 luglio 1814 quando venne fondato il Corpo dei Carabinieri Reali, così denominato fino al 24 gennaio 1861, allorquando il nome fu tramutato in Arma dei Carabinieri Reali, e, poi, dal 1946, in Arma dei Carabinieri.La data, il 5 giugno, ricorda il giorno in cui nel 1920 alla Bandiera dell’Arma fu conferita la prima Medaglia d’Oro al Valor Militare per l’eroismo dimostrato durante la Grande Guerra. La ricorrenza è un momento di ricordo di tutti i Carabinieri che si sono sacrificati per la difesa della patria e nella lotta alla criminalità, per la sicurezza dei cittadini e delle Istituzioni. Tra di essi, diversi sono quelli che hanno donato la vita nella provincia di Siena:il Carabiniere Medaglia d’Oro al Valor Militare Vittorio TASSI, partigiano giustiziato dai tedeschi il 17 giugno 1944, a Radicofani. Una figura, la sua, che ha molti tratti in comune con quella del vicebrigadiere Salvo d’Acquisto, servo di Dio ed eroe della Patria, e che ci ricorda il tributo di sangue versato dai Carabinieri per la Guerra di Liberazione, di cui si celebra da quest’anno l’80° anniversario;il Tenente Medaglia di Bronzo al Valor Militare Tito Livio STAGNI, partigiano combattente ucciso dai tedeschi il 30 giugno 1944, a Siena;i Carabinieri Medaglia d’Oro al Valor Civile Mario FORZIERO e Nicola CAMPANILE, le cui giovani vite furono stroncate da un malvivente,a Siena, il 1° giugno 1990; i Carabinieri ausiliari insigniti di Croce al Valor Militare Euro TARSILLI e Giuseppe SAVASTANO, uccisi da un gruppo eversivo il 21 gennaio 1982, a Monteroni d’Arbia.

Nella Provincia di Siena operano oltre 500 Carabinieri, distribuiti su 55 presidi (42 Stazioni Carabinieri e una Tenenza, un Gruppo Carabinieri Forestale da cui dipendono 10 Stazioni Carabinieri Forestale,un Reparto Carabinieri Biodiversità e un Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro).Una presenza capillare che non ha eguali e che va dalla più piccola frazione al capoluogo di provincia, per garantire prossimità e vicinanza al cittadino.La prossimità comporta una precisa responsabilità: procedere – a Siena e provincia – per oltre l’80% dei reati consumati che vengono denunciati a tutte le forze di polizia.

Nel 2022 sono stati 6.241 i delitti perseguiti dai reparti dell’Arma nell’intera provincia di Siena, con un lieve aumento rispetto al 2021. Il trend è confermato anche nel primo quadrimestre dell’anno in corso, con 2.050 delitti denunciati a fronte di 1.955 nel medesimo periodo dello scorso anno.I delitti di maggiore frequenza risultano essere i reati in danno del patrimonio, con particolare riferimento ai furti, tornati ai livelli precedenti alla pandemia, che hanno fatto registrare un incremento sia nel 2022, rispetto al 2021, sia nei primi 4 mesi dell’anno in corso. Viceversa, risultano in diminuzione i delitti di truffa e frodi informatiche e i reati rientranti nella cosiddetta violenza di genere (maltrattamenti e atti persecutori soprattutto). In deciso aumento, invece, i delitti riguardanti gli stupefacenti, che dall’inizio del 2023 hanno fatto registrare una crescita del 10% e un incremento degli arresti del 300%, con 21 misure restrittive eseguite dall’Arma nei soli primi 4 mesi dell’anno in corso. Si è mantenuta costante l’attività di prevenzione sul territorio, con un numero complessivo di oltre 22.000 servizi preventivi nel 2022 (una media di 60 pattuglie al giorno) e l’effettuazione di oltre 73.000 controlli di polizia.

Alle attività dei comandi territoriali dell’Arma si aggiungono quelle dei reparti speciali, che con i primi compongono un binomio operativo di particolare efficacia. Tra questi, si evidenzia l’attività svolta dal Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro.Nell’anno appena trascorso sono state 132 le aziende controllate, per un totale di 389 posizioni lavorative esaminate, di cui 43 sospese per “lavoro nero” o per mancanza di sicurezza sui luoghi di lavoro. A questa direttrice si sono aggiunti i controlli contro il caporalato e, soprattutto, quelli finalizzati a verificare la percezione del reddito di cittadinanza, che hanno portato a 61 denunce, per un importo complessivo di quasi 300.000 euro di indebita percezione.L’impegno di questo reparto, in sinergia con le Stazioni territoriali e con quelle forestali, è di procedere anche nell’anno in corso prioritariamente al controllo dei cantieri edili e forestali per contrastare ogni forma di illecito e, in particolare, le carenze sul piano della sicurezza.Particolarmente proficua è stata anche l’attività dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale.

L’anno appena trascorso ha visto numerose restituzioni di beni oggetti di furto in passato: dal manoscritto del XV secolo trafugato dalla Biblioteca Comunale di San Gimignano al dipinto, sempre del XV secolo, raffigurante una Madonna con bambino, sottratto nel 1968 a Siena e restituito lo scorso febbraio al Museo dell’Opera del Duomo; dal reliquario di San Galgano, recentemente ritornato a Siena dopo il restauro presso i Musei Vaticani ai corali e alle miniature asportate dalla Basilica di San Lucchese, a Poggibonsi, restituite alla comunità valdesana ed esposte altresì in una mostra temporanea presso la Basilica di San Lucchese.

Il contrasto al fenomeno del consumo illegale di suolo, in considerazione del fatto che vaste aree del territorio provinciale risultano geomorfologicamente fragili e non indenni ai fenomeni calamitosi (frane, alluvioni), ha rappresentato un ambito di intervento che ha visto particolarmente impegnati i Carabinieri Forestali. Sono state accertate irregolarità piuttosto significative sia in ordine a dissodamenti e movimenti di terra in zone sottoposte a vincolo idrogeologico che difformità di carattere puramente urbanistico ed edilizio. I controlli sulla corretta esecuzione delle utilizzazioni forestali e sul razionale utilizzo delle risorse idriche hanno evidenziatodiverse criticità: sono state rilevate infrazioni sia amministrative che penali, aventi ad oggetto interventi irregolari eseguiti in difformità sostanziale dalle norme tecniche regionali, anche all’interno delle aree protette della Rete Natura 2000 e facenti parte del demanio idrico.Nell’ambito dei servizi svolti a tutela del benessere animale e contrasto al bracconaggio, sono state eseguite numerose attività di accertamento, anche in esito a segnalazioni da parte di cittadini e/o Associazioni aventi ad oggetto episodi di maltrattamento di animali sia da affezione (soprattutto cani) che da reddito (allevamenti).

Il contrasto alle attività di gestione illecita del ciclo dei rifiuti e di inquinamento delle matrici ambientali (acqua, aria, suolo) ha costituito un altro fronte di controllo da parte della specialità forestale dell’Arma, anche in considerazione delle implicazioni che tali fenomeni di illegalità hanno sulla conservazione dell’ambiente, del patrimonio naturalistico e della salute umana.

Alla loro attività si è aggiunta quella del Reparto Carabinieri Biodiversità di Siena, che gestisce cinque riserve naturali statali presenti sul territorio provinciale.  Il personale della biodiversità garantisce altresì la conservazione di alcune razze di cavalli e asini in via di estinzione e, sulla base di un protocollo d’intesa con il Comune di Siena, amministra anche un pensionario dei cavalli del Palio: Il Reparto tra la fine del 2022 ed il primo semestre del 2023 ha svolto un’intensa attività di educazione ambientale ed alla legalità, permettendo ben 27 visite guidate nelle riserve naturali a scolaresche di ogni età, oltre a tenere diverse decine di iniziative presso gli istituti, con la messa a dimora di ben 424 piante, tra cui 15 talee dell’“albero di Falcone”.Una iniziativa che, nell’ambito del più grande progetto nazionale “Un albero per il futuro”, ha visto piantumare anche nella provincia di Siena esemplari dell’albero cresciuto a Palermo, in via Emanuele Notarbartolo, di fronte alla casa del giudice Falcone, divenuto nel tempo il simbolo dell’impegno verso lo Stato e della lotta alle mafie.