Marciano della Chiana ritrova i suoni del XV e XVI secolo con il festival Suoni dalla Torre

Da venerdì 30 luglio a domenica 1 agosto, a Marciano della Chiana, presso la Torre e il centro storico, tornerà l’atteso festival di musica antica Suoni dalla Torre, nella cornice del Festival delle Musiche. Il progetto, giunto alla IX edizione con il merito d’aver raccolto nel tempo il plauso dei tanti appassionati del genere oltre che riportare il piccolo borgo della Val di Chiana alle vestigia del XV e XVI secolo, prosegue grazie alla rinnovata collaborazione con l’Accademia di Arti Antiche Resonars di Assisi, eccellenza musicale umbra. La direzione artistica del festival è a cura di Massimiliano Dragoni. Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito con prenotazione del posto. L’appuntamento inaugurale è fissato per venerdì 30 luglio, alle ore 21:15 presso la Torre di Marciano, con la presentazione del disco “Di corte in corte” (ed. Tactus) a cura dell’Ensemble Anonima Frottolisti. L’eredità culturale dell’Umanesimo racchiude una complessa rete di intuizioni e di “rivoluzioni”, – spesso regionali o sviluppatesi in aree geograficamente e politicamente ben delimitate -, della “cultura” e della sua rappresentazione nella società: una teatralizzazione della realtà senza limiti, dove ogni gesto, simbolo, comportamento, si trasformano in componenti attivi della grandezza e della bellezza della “Corte” e dei suoi “attori” principali. Così a distanza di secoli Anonima Frottolisti tenta un’istantanea dell’Umanesimo musicale di corte, dividendo il percorso in cinque quadri: della Corte e del Potere, dell’Amore, della Festa, Danzasi come ovvero della Danza, della Fede. Si segnala che “Di corte in corte” è stato valutato tra i migliori CD del 2020 dalla giuria dell’ICMA, International Classical Music Awards. Questi gli interpreti: Kateřina Gannudi(arpa e voce), Luca Piccioni (liuto e voce), Simone Marcelli (claviciterium, organo portativo, voce), Emiliano Finucci (voce, viola da braccio), Mauro Presazzi(voce), Massimiliano Dragoni (dulcimelo e percussioni antiche), Alessio Nalli (flauti, bombarda, ceccola), Luigi Germini (trombone rinascimentale), Saverio Zacchei (trombone rinascimentale).  Sabato 31 luglio, sempre alle ore 21:15, la Torre di Marciano ospiterà “L’invenzione della fantasia. Musica per liuto dal Rinascimento italiano” con Fabio Accurso, uno dei principali interpreti internazionali del repertorio per liuto. Il musicista, che vanta collaborazioni con alcuni dei migliori ensemble di musica antica in Italia e all’estero, presenterà a Marciano una panoramica musicale sul repertorio per liuto composto nel XVI secolo.  Domenica 1 agosto inizio di giornata alle ore 11:30, presso la Chiesa dei SS. Stefano e Andrea nel centro storico di Marciano della Chiana nell’ambito della celebrazione liturgica, con la Musica per la Messa “Franciscus, vircatholicus et totusapostolicus”,ufficio ritmico delXIII sec. composto da fra Giuliano da Spira ed eseguito dal Gruppo Vocale Armonioso incanto diretto dal M° Franco Radicchia.  Alle ore 18:00, presso la Torre,concerto dell’Ensemble Quintana dal titolo: “Sentirete una canzonetta”,un viaggio negli stati d’animo descritti nel Rinascimento e nel Barocco italiano, dipinti magistralmente dalle note di compositori come Monteverdi, Rossi, Frescobaldi, Cazzati, Marini. Un programma originale, cronologicamente lontano ma assolutamente vicino al nostro moderno sentire. Protagoniste dell’ensemble Kateřina Ghannudi(arpa barocca e voce) e Ilaria Fantin(arciliuto, ud e percussioni). Chiusura del festival Suoni dalla Torre alle ore 21:15 con lo spettacolo itinerante nel perimetro del centro storico di Marciano della Chiana dal titolo “2 Agosto 1554: Storie della battaglia”, un progetto unico nel suo genere, con la sua particolare lettura storico musicale della rinomata Battaglia di Marciano, realizzato grazie alla collaborazione tra i Solisti dell’Accademia Resonars, il coro Effetti Sonori diretto da Elisa Pasquini e l’Associazione Culturale Scannagallo. La regia dell’evento è firmata da Gianni Micheli per una serata che vedrà il pubblico muoversi nel piccolo borgo rincorrendo le tracce immateriali della storia.