Monte San Savino: a Montagnano.dopo due anni di stop causa Covid, è tornato il premio di Teatro Popolare “Il Giogo” in programma  fino al 9 luglio. Ieri sera  2 luglio  la tradizionale cena di gala  con la consegna del  premio giornalistico intitolato a “Caterbo e Francesca Mattioli” a Pierangelo Maurizio che ha pubblicato un libro sulla morte di David Rossi, capo comunicazione di Mps. A consegnargli il premio il vicepresidente del consiglio regionale Marco Casucci

Di Leonardo Mattioli

A Montagnano, piccola ma ricca di vita culturale frazione del comune di Monte San Savino, sta andando in scena fino  a sabato 9 luglio la 31ª edizione del Premio di Teatro Popolare “Il Giogo”.  Dopo due lunghi anni di  stop, il paese di Montagnano è tornato a rianimarsi con il Premio Europeo di Teatro Popolare “Il Giogo”: undici giorni ricchi di spettacoli, premiazioni e buona cucina. In Piazza San Prospero, antistante la chiesa del paese,  stanno andando in scena fino al 9 luglio sul palco del “Giogo” spettacoli di teatro amatoriali che da più di trent’anni animano il paese su iniziativa dell’associazione culturale ideata da Luciano Senserini e ora portata avanti dal figlio Giulio . Ieri sera è intervenuto per la prima anche un rappresentante della regione Toscana grazie alla sensibilità culturale del vicepresidente del consiglio regionale, Marco Casucci. E’ stato lui infatti  a consegnare il premio giornalistico intitolato a “Caterbo e Francesca Mattioli” (due grandi amici di Montagnano) allo scrittore-giornalista Pierangelo Maurizio che da pochissimo ha pubblicato il suo libro  sulla ‘misteriosa’ morte di David Rossi, il capo della comunicazione di Mps precipitato da una finestra del suo ufficio la sera del 6 marzo 2013. Quasi dieci anni fa quindi quando la sua morte divenne un “caso” perché la tesi del suo suicidio non venne mai condivisa completamente da tutti tanto che è in corso in questi  ultimi mesi una commissione d’inchiesta parlamentare per fare luce sul “caso”. E tra gli ‘auditi’ da parte della Commissione , oltre a magistrati, forze dell’ordine e persone comunque informate dei fatti anche il giornalista Pierangelo Maurizio che negli ultimi anni, anche come inviato di “Quarto Grado” di Mediaset, ha analizzato e approfondito con scrupolo tutti gli aspetti di questa vicenda che lascia sullo sfondo ampi spazii di ambiguità, se non di ombre. Si è parlato di lacune e di errori durante le  prime indagini, probabilmente viziati anche dal fatto che il  ‘caso’ era scoppiato in coincidenza con quello del Mps che era, proprio in quel periodo , sotto l’occhio del ciclone da parte della magistratura e del mondo della politica per quello che venne chiamato “lo svuotamento” della più antica banca del mondo. Banca di cui David Rossi era il capo della comunicazione e che quindi era stato anche lui sottoposto a perquisizioni e, forse, anche a intercettazioni, anche se queste sono sempre state negate dagli inquirenti ma sembra che Rossi ne fosse convinto. Chissà? Certamente, come hanno dichiarato molte persone a lui vicine, David Rossi era molto turbato ma, c’è da chiedersi, come poteva non esserlo un responsabile dei rapporti con la stampa di una banca di quelle dimensioni? Di qui le prime tesi sul suo suicidio, tesi che però non hanno retto all’urto di approfondimenti  da parte  della sua famiglia e di giornalisti, come appunto Pierangelo Maurizio ,anche alla luce delle rimostranze familiari e degli amici più vicini a David.   Insomma la tesi del “suicidio” non è stata la più prevalente e ha cominciato alla fine  a emergere quella dell’omicidio che in termini giornalistici viene tradotta con un termine chiaro:”è stato suicidato”. Tanto che poi è stata istituita anche una commissione parlamentare che, dopo un periodo  di audizioni, sta per concludere i lavori , probabilmente con delle novità rilevanti, a quanto si dice in certi ambienti. Intanto Marco Casucci, molto sensibile anche  alle questioni che hanno notevoli risvolti politici, ha chiesto allo scrittore Maurizio di presentare il suo libro in regione a Firenze il prossimo settembre.