Monte San Savino: il 25 novembre al Teatro Verdi il debutto della nuova compagnia di Teatro Popolare Savinese
di Claudio Zeni
Parafrasando la frase ‘italiani, popolo di santi, poeti e navigatori’, sostituendo quest’ultima parola con ‘attori’, possiamo liberamente affermare ‘savinesi, popolo di santi (San Savino), poeti (Giulio Salvadori) e attori, vista la recente nascita della Compagnia di teatro popolare ‘Il piccolo resto’, che presenterà sabato 25 novembre, ore 21.15, al Teatro Verdi di Monte San Savino (Ingresso libero) la commedia ‘Quindi usciamo ‘, scherzo in tre quadri per la regia di Giacomo Statuti. Sul palco del Teatro Verdi i ‘novelli’ attori savinesi: Silvano Bassi alias Dante Alighieri, Franca Rossi alias Gemma Donati, Lino Rossi alias Oronzo-oste, Marcello Nocciolini alias Cello Nocciola da Monte, Mauro Bianchi alias Auro de Bianchi ed extra moenia Monte San Savino Ombretta Statuti alias Beatrice. In merito alla storia teatro popolare in Italia le nuove idee si diffondono solo a partire dal 1800, quando inizia un processo di alfabetizzazione delle classi più basse, grazie prima all’istituzione delle scuole pubbliche nel periodo napoleonico, e successivamente, dopo l’Unità nazionale (1860), con la promulgazione di leggi che rendono obbligatoria la frequenza della scuola primaria.In tale contesto il dibattito culturale italiano sul teatro popolare si limita a favorire il popolo nella possibilità di accedere alle rappresentazioni teatrali a prezzi bassi o gratuitamente.I teatri popolari si sviluppano in particolare in Emilia-Romagna e in generale nel Centro-Italia, dove sono fiorenti le Case del Popolo, luoghi di riunione nelle quali l’operaio può trovare i propri compagni e passare con essi la serata intorno a un tavolo, e, alla domenica e in qualche sera della settimana, anche assistere a intrattenimenti musicali o a spettacoli di prosa o ancora, più avanti, a rappresentazioni cinematografiche istruttive.