Montepulciano il 23 marzo ricorda Elio Bernabei nell’80° anniversario dell’eccidio nazifascista delle Fosse Ardeatine.Presenti i parenti dell’ingegnere poliziano che partecipò alla guerra di resistenza nelle fila del Partito d’Azione. Catturato dalla banda Koch, venne ucciso insieme ad altri 334 ostaggi
Sabato mattina, il Comune di Montepulciano, la Biblioteca Comunale e Archivio Storico Piero Calamandrei e la sezione poliziana di ANPI ricorderanno la figura di Elio Bernabei ad 80 anni dalla strage delle Fosse Ardeatine a Roma. Elio Bernabei, ingegnere nato a Montepulciano il 29 settembre del 1907, fu una delle 335 vittime del brutale eccidio nazifascista delle Fosse Ardeatine, avvenuta il 24 marzo del 1944 a Roma, per mano delle truppe tedesche. L’appuntamento è alle ore 10 presso la Sala del Consiglio Comunale. Dopo i saluti del Sindaco Michele Angiolini interverranno: Lara Pieri, Consigliera comunale con delega alla memoria;
Graziano Bernabei, pronipote di Elio Bernabei; Francesca Cenni – direttrice della Biblioteca e Archivio Storico; Armando Bussi – autore, appassionato di storia della Resistenza; Margherita Bracci – studiosa e Irene Bettollini – Presidente ANPI Sez .Montepulciano. Previsto anche un intervento del giovane Sindaco del Consiglio Comunale dei Ragazzi, Diego Fastelli. Nell’occasione saranno donate dalla famiglia Bernabei alcuni documenti storici riguardanti la figura di Elio Bernabei, alla Biblioteca e Archivio Storico “Piero Calamandrei” di Montepulciano. Alle ore 12:00 si terrà la commemorazione di Elio Bernabei presso la cappella di famiglia, al cimitero di S.Chiara a Montepulciano. Sabato, inoltre, saranno deposte due corone di alloro, una all’inizio di via Bernabei e l’altra proprio nella cappella al cimitero di S.Chiara.
Biografia
Elio Bernabei, nato a Montepulciano (Siena) il 29 ottobre 1907, ucciso a Roma il 24 marzo 1944, ingegnere. Ispettore capo delle Ferrovie dello Stato, era stato sotto il fascismo un militante del Partito d’Azione. Durante l’occupazione nazista, fu attivo nella Resistenza romana e divenne comandante della Prima Zona, organizzando azioni di sabotaggio, squadre armate e diffusione di stampa clandestina. Catturato dalla famigerata banda Koch il 3 marzo, fu rinchiuso nella “Villa Triste” di via Romagna dove fu a lungo torturato. I fascisti lo rinchiusero poi nel carcere di Regina Coeli, dove i tedeschi lo prelevarono quando decisero di portare a compimento la strage delle Fosse Ardeatine. Lì Bernabei fu trucidato insieme con altri 334 ostaggi.